lunedì 2 luglio 2012

mai più senza...

La mia amica Mary è donna saggia ed efficiente.
La settimana scorsa mi consegna un sacchettino e mi dice: "questo è per la tua dermatite, provala!" (è anche abbastanza perentoria e quando fa così, meglio non replicare...)
Dentro al sacchettino, trovo il tubetto di una crema al tea tree, che mi ha risolto in pochi giorni una dermatite che mi trascinavo da qualche tempo...e siccome ho scoperto che questa crema serve per un sacco di cose (tra cui punture di zanzare e affini), ormai me la porto dietro ovunque..
Resta la commozione per il gesto di affetto della mia amica.

venerdì 29 giugno 2012

29 giugno

Accidenti, è passato quasi un mese dall'ultimo post che ho scritto...non si fa, non si fa...
ma ammetto che il periodo è abbastanza gravoso di impegni e spesso la sera crollo dal sonno, anzi non è infrequente che mi addormenti un nano-secondo dopo aver acceso il portatile..(infatti il colore che sfoggio sulle gambe non è abbronzatura, è la bruciatura da notebook!)
Oggi è venerdì 29 giugno e io sono a casa con la cinquenne, promossa a quasi-seienne, che ieri ha fatto il vaccino e oggi ha un febbrone da cavallo! (tralascio ogni commento sull'opportunità delle vaccinazioni, che oggi non voglio cedere alla modalità "polemica").
Oggi è venerdì 29 giugno ed è l'ultimo giorno di scuola materna della quasi-seienne, ma siccome da lunedì inizia il centro estivo (la nostra è una scuola senza soluzione di continuità!), l'ultimo giorno per noi sarà quello prima delle nostre vacanze!
Oggi è venerdì 29 giugno e sono 10anni che io e il coniuge siamo sposati, che detto così sembra niente, ma 10 anni è già un bel numero!! Il programma prevederebbe cenetta romantica e bimbi affidati alle cure dei nonni, ma tutto dipende dalle condizioni post-vaccino della primogenita...rimaniamo in attesa di sviluppi...

giovedì 31 maggio 2012

terremoto

Spiegare alla cinquenne che il nonno è andato ad aiutare tutti quei signori che sono stati colpiti dal terremoto.
"Ma cosa è andato a fare il nonno?"
"Oggi ha montato le tende con altri signori"
"Le tende?"
"Sì, perchè molte case sono crollate per il terremoto e le persone hanno bisogno di un posto dove stare!"
"Sono crollate le case?"
"Sì"
"Che bravo il nonno"
"Sì"

Dare consapevolezza ai bambini, con serenità e senza ansie. Mi sembra importante e necessario.

Mio suocero è volontario della Protezione Civile e ieri notte è partito per le aree terremotate per dare il suo aiuto. Io gli ho raccomandato di stare all'occhio perchè le scosse continuano. Stasera l'ho sentito, gli ho chiesto come è andata la giornata e lui mi ha risposto, con l'ottimismo che lo caratterizza: "ma sì, dicono che ci son state altre scosse..io non ho sentito niente!"


giovedì 24 maggio 2012

il dopo-scuola

La nostra scuola materna propone anche il servizio di dopo-scuola.
Noi di solito non ne usufruiamo, ci sono i santi nonni!
L'altro giorno la cinquenne mi ha chiesto perchè non si ferma mai al doposcuola, e mi ha ben precisato che le piacerebbe fermarsi ogni tanto a far la merenda, visto che ci sono anche le sue amichette.
Complice l'assenza dei nonni, allora, abbiamo proposto a lei e al treenne di rimanere al doposcuola: felicissimi, ieri ho fatto fatica a portarli via, sarebbero rimasti ancora. E oggi ripetono l'esperienza..

martedì 22 maggio 2012

sensi di colpa.....

Avevo promesso di scriverci un post prima o poi...aspettavo solo l'occasione giusta...
Non voglio parlare dei sensi di colpa tipici di una mamma lavoratrice: io quelli non li provo, tranne in rarissime occasioni. Ma poter svolgere un lavoro che è anche una passione, sapere che i bimbi devono poter fare esperienze anche lontano da me e dal loro papà, avere nonni più che disponibili, ammetto che mi ha aiutato parecchio a vivere serenamente il distacco dai bimbi e la mia vita professionale.
I miei sensi di colpa, e ne ho già accennato in qualche post precedente, riguarda me e gli insegnamenti che ho ricevuto e che mi hanno inculcato fin da bambina: questi insegnamenti si possono racchiudere in un solo verbo ACCONTENTARSI..che vuol dire: non volere troppo dalla propria vita, accontentarsi di quello che si è avuto. Su questo insegnamento ha trovato poi terreno fertile, durante gli anni del liceo, il concetto della "ubris" greca: non alzare troppo la testa, non essere tracotante che poi gli dei ti puniscono.
Quando ho iniziato il mio percorso di mental coaching, mi sono scontrata prepotentemente con questi preconcetti in me così ben radicati, con il conseguente scatenarsi di sensi di colpa: mi sono sentita come se rinnegassi quello che i miei genitori mi hanno insegnato, un po' figlia degenere e non riconoscente...
Poi però stasera a cena con i miei, si parla di terremoti, io spiego cosa dice la relazione sul terremoto redatta dall'INGV e mia mamma quasi mi zittisce per leggere ciò "che dice il giornale". Sicuramente il giornale è più autorevole, anche se il giornalista presumibilmente non è un geologo, nè un tecnico. 
E allora ho pensato: io son qui che mi autosaboto, che mi autoflagello di sensi di colpa e voi nemmeno mi state ad ascoltare mentre espongo un parere professionale? E allora forse questi benedetti sensi di colpa possono anche sloggiare dalla mia testa ed andare ad albergare altrove, che qua non c'è più spazio, nè tempo da perdere inutilmente...qua c'è da fare e da lavorare, qua c'è da impegnarsi per migliorare e crescere. I sensi di colpa qua non possono più stare, sono pregati di accomodarsi all'uscita, perchè mi fanno solo perdere tempo e mi distraggono dagli obiettivi che sto focalizzando e che sto cercando di realizzare. 
Se poi ci si rende conto, all'improvviso, che i sensi di colpa sono pure inutili, allora il lavoro viene sicuramente più facile!

sabato 19 maggio 2012

tra donne..

Ieri, giornata lavorativa...
ore 11- incontro presso un ente: la responsabile di servizio, io, la geometra. Tre donne, tre tecniche, fattive pratiche collaborative. 10 minuti di colloquio mirato e ben definito, fissato appuntamento per un sopralluogo. Fine.
ore 15-incontro con colleghi e progettisti: io e due colleghi (uomini), l'architetto (donna), tre ingegneri uomini. Due donne, cinque uomini, 2 ore di incontro di cui mezz'ora inerente il tema e il restante tempo di parole inutili, in cui io e l'architetto cercavamo di riportare la conversazione sui giusti binari.

Io odio le etichettature e le generalizzazioni, soprattutto quelle di genere...
Però...

la mia amica

Ho un'amica: di quelle storiche, che c'è sempre stata, che mi ricordo da sempre. Con cui sono rimasta sempre in contatto, nonostante abbiamo fatto scelte differenti e nonostante la vita ci abbia portato a vivere lontano.
Che però...è da un po' di tempo che non riesco a "sentire" più...vicina come un tempo, in sintonia come un tempo: io so che una volta ci capivamo, anche se magari non eravamo della stessa idea, io so che una volta era una persona allegra ed entusiasta, piena di voglia di fare e di dire..
Adesso ho davanti una persona rancorosa e piena di astio verso il mondo e verso gli altri, una persona totalmente immersa nei luoghi comuni e del sentito dire, che solo raramente mostra qualche  sprazzo della vitalità che aveva..con un po' di cattiveria, imputo al marito questa trasformazione: lui è una persona rancorosa e banale che invece di supportare chi ha accanto, l'ha progressivamente "affondata", tirata verso il basso, verso la pochezza, la banalità. La vedo che si accontenta, ma non è contenta, la vedo critica con rancore, la vedo, purtroppo anche invidiosa di un'invidia cattiva, insana (io divido l'invidia in buona, che è quella che ammira e spinge ad emulare, e cattiva, che è quella tipica delle persone che criticano in maniera sterile, senza argomentazioni). La frase che dice più spesso è "lui dice che..."
Mi rendo conto che sto diradando sempre di più le occasioni per sentirci, e anche per vederci, ma davvero, faccio molta fatica a relazionarmi con lei: vorrei prenderla, scuoterla, ricordarle com'era una volta, urlarle che non me frega un fico secco di cosa dice e pensa lui, ma vorrei sapere cosa dice e pensa lei, la mia amica.
E' vero che si cambia, non si può pretendere di rimanere per sempre le stesse persone: le esperienze, le persone frequentate, la vita portano a modificarsi, ad evolversi. Però a me, e qui io che odio dar giudizi sono ben conscia di giudicare, questa pare un'involuzione.
Io rivoglio la mia amica.

mercoledì 16 maggio 2012

ripartiamo da qui...


In tempi "non sospetti", Albert Einstein scriveva:

Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.
È nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere "Superato".
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni.
La vera crisi, è la crisi delle'incompetenza.
L'inconveniente delle persone e delle Nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d'uscita.
Senza la crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non c'è merito.
È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lieve brezze.
Parlare di crisi significa incrementarla e tacere nella crisi è esaltare il conformismo, invece, lavoriamo duro.
Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa,  che è la tragedia di non voler lottare per superarla. 

Ho trovato questa frase, la sento molto mia..
Partiamo da qui...

giovedì 10 maggio 2012

stimoli e progetti..work in progress

Non sono stata fagocitata dal triangolo delle Bermude (anche se non mi dispiacerebbe risolverne il mistero e diventare la scienziata più famosa del mondo), non sono nemmeno stata inghiottita da una frattura della crosta terrestre (che sarebbe, ammetto, un bel contrappasso dantesco)..semplicemente sono stata, sono e sarò presa da un po' di cose, con conseguenti serate in compagnia di pc e progetti...
Gli stimoli, gli imput che mi sono arrivati nei precedenti mesi, lo studio che ho portato avanti e anche il lavoro su me stessa sta iniziando a dare i suoi frutti, con l'elaborazione e la conseguente messa in pratica di alcuni progetti, a livello lavorativo e non, da sola ma soprattutto con altri.
E questa situazione che sto vivendo è stimolante, mi sembra di essere anche più organizzata a livello mentale, sono piena di energia..
Certo, di contro vivo anche momenti di ansia e di paura, anche di sensi di colpa (e qui stendiamo un velo pietoso, l'argomento è lungo e complesso e affonda le radici negli insegnamenti ricevutie radicati, che io sto faticosamente sradicando.. credo che farei la felicità di un psicologo..), ma in linea generale sono fiduciosa e positiva.
E si sa che essere fiduciosi e positivi paga (soprattutto se si è anche obiettivi e disincantati).
Ci stiamo lavorando.


lunedì 30 aprile 2012

c'è pollo e pollo..

Dire a un marito: "compra tu qualcosa di veloce per cena" può non essere una grande idea...
ore 19.30: "sto arrivando a casa, accendi il forno che ho preso il pollo".. la mia mente immagina pollo allo spiedo già cotto e programma di scaldarlo con il microonde..
ore 20.00: "mah forse questo ci mette un po' a cuocere" dice il coniuge porgendomi una confezione di pollo intero....
".....eh?"
per fortuna, la funzione crisp del nostro mitico microonde ha evitato che mangiassimo alle 10 di sera.. (comunqe tardi ma domani l'asilo è chiuso, diciamo che ce la siamo presa comoda...diciamo...)

domenica 29 aprile 2012

elettrodomestici scontati...

Scriverò una banalità: degli elettrodomestici non possiamo fare a meno, e diamo per scontato il loro uso. 
Ci semplificano la vita, soprattutto a noi, donne mamme-mogli-lavoratrici, che abbiamo sempre i minuti contati e, diciamocelo serenamente, spesso nemmeno troppa velleità da massaia (abbiamo avuto una signora delle pulizie, vabbeh una fanatica, che un giorno al mio "beh, io non sono proprio una casalinga perfetta", mi ha risposto "decisamente no, non gliel'ho mai detto per non essere offensiva....").
Così quando la nostra lavastoviglie, che tra amore e odio ci segue da ben 10 anni, ha iniziato allegramente a sputare fuori acqua, allagandoci in meno di 5 minuti mezza cucina, i miei pensieri sono stati, nell'ordine:
1) accidenti, abbiamo buttato via tutti i giornali vecchi, che ci metto sul pavimento, per far assorbire l'acqua?
2) accidenti, tocca lavare A MANO tutti i piatti, bicchieri ecc ecc..
3) accidenti, devo cercare su internet il più vicino centro assistenza, ma devo aspettare che passi il weekend..
4) accidenti, mi sto bagnando le antiscivolo con i cuori..
Il coniuge, dimostrando una notevole versatilità, si è insinuato all'interno della suddetta lavastoviglie, ha smontato-rimontato-osservato-verificato e poi ha programmato un giro di prova che è stato monitorato con attenzione, paura e trepidazione da parte dei due membri più anziani della famiglia, e con assoluta assenza di interesse da parte dei due più giovani, un po' offesi dal divieto di giocare con i 3 cm di acqua che c'erano in cucina...
Ora pare che la lavastoviglie funzioni, ma una chiamata al centro assistenza è comunque d'obbligo.
Dopo pranzo, per precauzione, i piatti sono stati comunque lavati a mano!

venerdì 27 aprile 2012

case e case..

Il marketing è il marketing..io lo capisco..
Le agenzie immobiliari devono pur campare, e lo capisco..
Ma leggere gli annunci immobiliari, conoscendo i posti in cui sono situate le case, può essere davvero divertente (o irritante, a seconda dei punti di vista).
"meravigliosa vista lago": di un scorcio 2mx2 da una finestra all'ultimo piano a cui si accede mediante ripidissima scala a chiocciola a doppia elica (esistono? non credo..qualche architetto sobbalzerà..)
"piccolo gioiello ideale per famiglie": se la famiglia è composta da un numero di persone dispari e inferiore a 3..
"gradevole porzione di giardino indipendente": fazzolettino di terreno microscopico che nemmeno un tavolino e due sedie...
e via di questo passo...
sarà che sono io critica ed incontentabile?

giovedì 26 aprile 2012

matrimoni e virus...

Ieri mi è capitato di chiacchierare un po' con un caro vecchio amico...di quelli che l'amicizia si perde nella notte dei tempi, e gli anni è meglio non stare a contarli..
Mi raccontava del suo matrimonio, di come sia cambiato "per lei e per me", del fatto che non si risposerebbe...io francamente ho provato contrarietà e dispiacere per quello che mi ha detto, non mi piace, non mi si confà il concetto di cambiare per qualcuno, è proprio fuori dalla mia logica: è chiaro che si smussa, che si deve anche scendere a compromessi per trovare equilibrio e armonia, ma cambiare, stravolgere la propria personalità, rinunciare ad essere se stessi proprio no. Non giudico, non mi piace farlo, ma mi è venuto spontaneo confrontare le nostre realtà..
Io mi sono sposata con entusiasmo perchè ero profondamente innamorata di mio marito, l'entusiasmo c'è ancora, forse ha deviato un po' la rotta: la presenza dei bimbi diciamo che lo assorbe parecchio e forse per la coppia ne rimane meno..
Sono ancora profondamente innamorata di mio marito, chiaramente in questi 10 anni il rapporto è cambiato, si è evoluto, e credo che questi mutamenti siano indipendenti dal fatto di essere diventati anche genitori. E' anche chiaro che, come ho accennato prima, siamo sempre in cerca di armonia ed equilibrio, costantemente, quotidianamente, e per farlo bisogna anche smussare i lati spigolosi del proprio carattere, trovare un punto di incontro, scendere a compromessi. Però...io so che per noi è indispensabile riuscire a trovare ogni giorno anche pochi minuti per stare da soli a raccontarci, a parlare..è proprio importante e necessario e le volte in cui non riusciamo questo momento manca (come manca quando si litiga e non si chiarisce subito), so che nonostante abbiamo questi bimbi incredibili e meravigliosi, noi siamo prima di tutto coppia, che la nostra famiglia si fonda su di noi e sul nostro amore, so che ci impegniamo quotidianamente perchè la nostra storia ed il nostro matrimonio e la nostra famiglia procedano con armonia ed equilibrio e amore. Io non so come finirà, non ho la certezza che staremo insieme per tutta la nostra vita, ma ho la certezza che finchè staremo insieme sarà "per sempre" con l'entusiasmo, la passione, l'amore, ma anche con i litigi e le incomprensioni che abbiamo provato e vissuto fino ad ora.

Intanto per restare in allenamento, il treenne si è sparato il virus della bocca-mani-piedi..non potevamo esimerci dall'evitarlo, potevamo esser da meno dell'90% dei bimbi dell'asilo?..chiaramente no..

giovedì 19 aprile 2012

la mannite questa sconosciuta...

Oggi pomeriggio ero in biblioteca con i bimbi e il treenne ha iniziato a lamentarsi  per problemi ...intestinali...
così siamo andati in erboristeria, dove c'è la mia amica A. che è una grande donna, oltre che una seria professionista. Le spiego la situazione, lei allunga al pupo un pezzettino di una roba bianca e zuccherina e poi me ne prepara un piccolo pacchettino. Risultato: problema risolto in meno di 2 h...e io ho scoperto la mannite, di cui ignoravo completamente l'esistenza. Veloce ricerca su internet e mi si è aperto un mondo...

domenica 15 aprile 2012

profumo di cioccolato...

Mezza casa è invasa da un invitante profumo di cioccolato..

Con l'arrivo della Pasqua veniamo puntualmente invasi da uova, conigli, ovetti..tutto necessariamente e rigorosamente moltiplicato per 2! Perciò, subito dopo Pasqua, comincia una produzione di torte, biscotti e dolcetti vari per le nostre colazioni/merende ma anche come regalo ad amici e parenti..(se regali ai bimbi l'uovo, ti torna indietro una torta..)
Era già da un paio di sere che avevamo promesso ai bimbi di preparare la torta al cioccolato tutti insieme, ma poi siamo stati costretti a rimandare perchè troppo tardi o per troppa stanchezza.
Ammetto che anche stasera io ero piuttosto stanca, ma mi dispiaceva dire di no ai bimbi..e poi cucinare ha l'effetto di farmi passare la stanchezza..e poi quando tiro fuori dal micronde la terrina dove ho fatto sciogliere cioccolato e burro, è un vero momento di goduria che ripaga e riconcilia con il mondo..perciò subito dopo cena tutti e 4 riuniti attorno al tavolo a setacciare, tagliare, imburarre...
questa torta è semplicissima come esecuzione e anche piuttosto veloce, ma da tanta soddisfazione, anche se è un colpo basso per il colesterolo e la linea...
se qualcuno vuole cimentarsi:
ingr:120 g burro (sigh..) 
NB trucchetto del pasticcere: se il cioccolato è al latte usare meno burro, ma non so quanto, io vado a stima (che per me, "scientifica dentro" è un vero affronto..)
200 g cioccolato
4 uova
150 g zucchero a velo
80 g farina

Far sciogliere al micronde o a bagnomaria cioccolato e burro.
Mescolare in una terrina uova e zucchero, aggiungere la farina e poi aggiungere la crema di cioccolato e burro.
Versare il composto in una tortiera imburrata e infarinata 
NB diametro massimo della tortiera 20-25 cm, se quadrata lato 14 cm:  è una torta piccolina...
Mettere la tortiera in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti.
Sfornare, lasciare riposare 10 minuti e poi togliere delicatamente dalla tortiera e mettere su un piatto.

Vale solo per il profumo di cioccolato nell'aria...

sabato 14 aprile 2012

snob

Quando nel profilo di questo blog mi sono definita moderatamente snob, non l'ho fatto in modo ironico (o almeno non completamente), ma con una certa consapevolezza, mischiata  forse pure ad un po' di orgoglio. Io mi definisco culturalmente snob, con la mia idiosincrasia verso l'ovvietà, la volgarità, la banalità (faccio un esempio, la tv: io non seguo tg "nazionali", reality, programmi insulsi in cui è tutto un vociare concitato e indistinguibile, e in questa categoria metto anche i presunti programmi di approfondimento politico).  In compenso leggo tanto e di tutto, decido io dove come quando informarmi, approfondisco ciò che mi interessa di più, ciò che merita un approfondimento.
Nel mio percorso di  mental coaching, ho letto che noi siamo il prodotto di ciò che abbiamo letto, di chi abbiamo frequentato nel passato e che tra ad esempio 5 anni saremo il prodotto di quello che abbiamo letto e di chi abbiamo frequentato da qui al prossimo lustro: perciò per diventare persone migliori bisogna leggere libri di qualità e frequentare persone di qualità, persone che siano di stimolo per una crescita personale. Detta così, sembrerebbe voler dire che bisogna "selezionare" le persone che ci stanno vicino e scegliere solo "le migliori": concetti che ammettono possano suonare male. 
Però...due riflessioni mi vengono spontanee..
Però noi non facciamo comunque "selezione" tra le nostre conoscenze, durante la nostra vita? si tratta, allora, forse solo di farla un po' meglio...secondo il proprio meglio, tra l'altro, perchè poi ognuno di noi segue i propri criteri basati su una scala di valori, di sentimenti, di esperienze vissute, sicuramente differenti.
Però riuscire ad evitare di dare troppo peso e troppo importanza a comportamenti, opinioni, atteggiamenti delle persone meno affini, meno vicine, che, diciamo così, non godono della nostra stima, non ci aiuterebbe a vivere meglio e a prendercela meno? Voglio dire: le polemiche inutili, sterili, spesso fuori tempo che giocoforza ci investono durante la nostra vita, non ci tolgono energia e ci fanno deviare dai nostri reali obiettivi? Meglio concentrarsi su altro, no? e conservare le energie per altro di più importante, di più serio, di più concreto...

Tutta questa riflessione scaturisce anche dal fatto che stamattina mi hanno detto che un paio di bambini della classe della cinquenne non parteciperanno al saluto alla maestra (è il loro ultimo anno e si sta organizzando qualcosa di particolare per salutare e ringraziare la loro maestra dopo i tre anni di materna) e che le loro mamme stanno cercando di montare un po' di polemica gratuita...ho preso atto. 
(Probabilmente in altri tempi avrei sviscerato la tematica in tutti i suoi aspetti, in questi tempi no.)

giovedì 12 aprile 2012

dialoghi surreali 2

Ieri pomeriggio, tornando a casa dopo aver accompagnato il nonno a ritirare la macchina ed esserci fermati a far la spesa (io, il nonno, e i due pupi...e non commento..)
Davanti il nonno sulla sua macchina, dietro noi sulla nostra.
Io: "accipicchia, come va veloce il nonno"
cinquenne: "va veloce?"
io"guardalo lì davanti, come viaggia..."
treenne "noi andiamo più veloci, facciamo il rally...ma il nonno ci picchia?"
io "ci picchia? come ci picchia?"
treenne "sì, l'hai detto tu!"
io "..................."
cinquenne "ma sì mamma, hai detto cipicchia"
io "ma no, bimbi, ho detto accipicchia..è come dire ohmmamma, accidenti"
treenne"i denti?"
io "i denti?"
cinquenne "ma no, treenne, ACCIdenti, come dire ACCIpicchia.."
treenne "i miei denti?"
per fortuna siamo arrivati a casa...

NB: per una migliore resa dei dialoghi, ricordare che il treenne pronuncia le erre alla francese e le esse alla romagnola...

lunedì 9 aprile 2012

frivolezze di autostima..

Avvertenza: questo post sarà moooolto frivolo, ma anche una botta non indifferente alla mia autostima...(me la canto e me la suono, ma credo di averlo scritto anche nel profilo di essere "moderatamente autoreferenziale")

A settembre dell'anno scorso ho iniziato a fare una dieta..o meglio, è lei ad aver iniziato me..
1° particolare: non l'ho detto a nessuno, a parte marito e un paio di care amiche, soprattutto alla mia famiglia di origine, perchè non avevo voglia di avere gli occhi puntati addosso (ho un fratello che per professione-se si può parlare di professione..ih ih- si occupa di sport ed è un salutista tutto nervi e muscoli...una mamma cicciotella il cui monito costante è "dovresti dimagrire")
2° particolare: in realtà non ho proprio fatto una dieta, semplicemente ho cercato di seguire un regime alimentare un po' più sano, mangiando meno come quantità ma meglio come qualità, evitando banalmente le solite associazioni tipo pane-pasta, proteine di origine diversa nello stesso pasto..cose così: a dire il vero una delle due amiche mi aveva inviato una dieta che con lei ha fatto miracoli, a dire il vero l'ho anche letta..ma poi ho pensato che già le nostre cene sono organizzate sui pasti dell'asilo (per evitare che i due pupi mangino a pranzo e cena la stessa cosa) e io il tempo di fare un'altra pietanza solo per me proprio non ce l'ho. Così ho optato per la soluzione "meno ma meglio".
3° particolare: io la dieta avevo provato a farla anche prima, ma proprio non ce n'era, non riuscivo a dimagrire ed ero gonfia gonfia..ma probabilemente era un problema ormonale, nel senso che avendo allattattato entrambi i pupi tantissimo, praticamente è stato un ciclo continuo: gravidanza,-allattamento-stop 2 mesi-gravidanza-allattamento. E io in allattamento mi gonfio come un pallone, alla faccia di chi dice che si perdono chili (ma io in gravidanza più di 6 kg non ho mai messo...dimagrivo invece di ingrassare e quando uscivo dall'ospedale pesavo meno di quando ero rimasta incinta, ma l'effetto durava poco..).
Così da settembre sono a dieta con questa modalità..e praticamente ho iniziato a dimagrire da subito..
Finora ho perso 6-7 kg, vorrei perderne ancora ma con calma e serenità che non c'è fretta..

Intanto però un risultato c'è: non sono più gonfia (prima allacciavo la cintura al 5° buco, ora al primo!!), ho approfittatto delle svendite e ho comprato un abito di maglina grigio piuttosto aderente e..posso metterlo!
Qualche giorno fa ho comprato un paio di collant coprenti color ottanio, senza pensare troppo con cosa li avrei messi (io sono quella che di solito quando compra qualcosa di particolare e colorato deve pensare subito agli abbinamenti..), ieri volevo indossarli ma con cosa: ci vuole il nero, cosa ho di nero...tiro fuori un tubino nero pre-figli...ma molto pre-figli: lo guardo, lo squadro, lo misuro, lo provo, e....
SIIIIIIIIII''''''''!!!!!!!!!!!!! Mi sta!!!!!!
Ballerine, calza color ottanio, tubino nero! molto molto molto soddisfatta..e una botta grande così alla mia autostima!

mercoledì 4 aprile 2012

il ragionier fantozzi è un dilettante..

1) Il Ragionier Fantozzi è ormai diventato un termine di paragone a livello sociale..
2) ci sono mattine che prendono pieghe inaspettate e sembra di essere una trottola impazzita in balia di strane leggi fisiche..
io stamattina ho pensato che a mio confronto è un dilettante: nemmeno l'ironia è riuscita a salvarmi..e dire che i bimbi si sono anche svegliati prima del solito, ma tutta una serie di inconvenienti ci ha fatto uscire di casa molto in ritardo: dalla corrente che è saltata (e vai giù a rimettere a posto il contatore), al treenne che ha bagnato il letto (di notte ha ancora il pannolino e ogni tanto fa danni) e poi non trovava la sua macchinina preferita, al treenne che ha scorrazzato in cortile sotto la pioggia e nonostante gli stivaletti da pioggia di Cars si è sporcato tutto (e ha sporcato anche i pantaloni di quel genio della sua mamma, che ha pensato bene di prenderlo in braccio)...
Ammetto che, dopo che ho preso una testata in macchina allacciando la cintura di sicurezza alla cinquenne, mi sia partita una parolaccia (con conseguente rimprovero dei bimbi..uff...).
Però all'asilo siamo arrivati ancora in orario, abbiamo dovuto pure "fare anticamera" perchè oggi piovendo c'era la processione delle macchine lungo il viale interno di accesso..
Dopo aver lasciato i bimbi nei rispettivi saloni con le rispettive maestre, mi sono fiondata a bere un caffè..ci voleva!!

martedì 3 aprile 2012

malizia malata

Purtroppo io ieri pomeriggio in piscina non c'ero e mi sono persa questo edificante episodio: quando si dice la sfiga...(o forse no, forse meglio così, perchè probabilmente non ce l'avrei fatta a stare zitta..)
Però oggi me l'hanno raccontato e non ho potuto fare a meno di rifletterci un po'..
Il lunedì pomeriggio porto la cinquenne in piscina: abbiamo formato un gruppo di bimbi dell'asilo, probabilmente l'ho già anche scritto in qualche post, loro sono contenti perchè si conoscono, noi mamme/papà pure perchè ci conosciamo e possiamo fare due chiacchiere veloci. E in più ci si aiuta tra di noi, i bimbi sono un po' "figli di tutti"..
Chiaramente questo quadretto  non è completamente idilliaco (ma niente è "completamente" in questa vita), ma in generale ci si avvicina soprattutto se affrontato con lo spirito giusto, anche con un po' di ironia, che non guasta mai. Comunque mi si racconta che ieri una mamma (la meno..idilliaca, ecco..) ha portato il figlio quattrenne nello spogliatoio dei maschi perchè altrimenti..guarda le bambine. 
Io ho due figli, un maschio e una femmina, li vedo giocare, li vedo anche con pura curiosità constatare che maschi e femmine sono anatomicamente fatti in modo diverso (ed è un dato di fatto scientifico) . Questo bimbo è figlio unico e io immagino che abbia la stessa semplice curiosità che hanno tutti i bimbi quando iniziano a identificarsi con il proprio sesso e a constatare che il sesso opposto è diverso. Faccio psicologia spicciola, ma mi baso sui comportamenti dei miei bimbi.
Attribuire al comportamento di questo bimbo un significato "malizioso" mi sembra veramente fuori luogo e poco intelligente, provo ad immaginare come crescerà questo bambino, con quali complessi, con quali inibizioni (poi magari mi sbaglio e verrà su più aperto dei miei...). Io non voglio giudicare il comportamento degli altri genitori, degli altri in generale, però non mi piacerebbe essere come questa mamma..non mi  piace questo moralismo ipocrita, questo procedere per preconcetti. I bambini non conoscono la malizia, perchè dobbiamo distorcere la loro visione, pura e semnplice, attribuendo significati sbagliati..? Davvero, non me ne capacito..

lunedì 2 aprile 2012

preoccupazioni..

Un libero professionista che lavora da solo deve essere necessariamente anche segretario, archivista, commercialista, recupero crediti, deve aggiornarsi costantemente sulle nuove normative, sulle novità..
Capita poi che si debba consegnare una pratica e si sia continuamente tartassati da telefonate: "è pronta la relazione?".."io vorrei consegnare domani".."se possiamo chiudere il prima possibile.." e via dicendo. Magari se mi fate lavorare, invece di continuare a farmi perdere tempo telefonandomi in continuazione, sarebbe apprezzabile.
Dopo la consegna, chissà perchè, in molti spariscono: non rispondono a telefonate, email, messaggi via skype e via sms..oppure trovano scuse apprezzabili per la fantasia (dalla crisi, leit motiv degli ultimi tempi, a problemi familiari..addirittura uno ha fatto morire la suocera, per carità sarà pure stato vero, ma mi sembrava tanto la scusa tipica degli studenti adolescenti). Non sono tutti così, eh?, ma rilevo una discreta casistica. Tutto per evitare di pagarti. Ora, se ho fatto un lavoro per te sarebbe gentile da parte tua pagarmi in tempi abbastanza rapidi, pari almeno quelli che ci ho messo io a consegnarti quanto dovuto.
È sicuramente la parte meno piacevole del mio lavoro..

venerdì 30 marzo 2012

pizzoccheri: another version

Probabilmente i puristi dei pizzoccheri inorridiranno..però l'esperimento di ieri è venuto proprio bene. In realtà è stato un vero e proprio work in progress, l'ultimo ingrediente, cioè i pizzoccheri, sono stati decisi un attimo prima di metterli in pentola.
In pratica, ieri sera per cena, mentre le lenticchie cuocevano, ho preparato un bel soffrittino con scalogno, carota (il sedano non l'avevo..sigh) e un'ottima pancetta che non so da dove venga, credo che l'abbia portata il nonno da qualche gita in montagna. Al soffritto ho aggiunto un po' di salsa di pomodoro e poi ho pensato che avrei completato il piatto aggiungendo anche la pasta...ho guardato dove teniamo la pasta, ho visto la scatola di pizzoccheri aperta e sono stata presa da ispirazione culinaria!
Otttimo risultato, molto apprezzato dai bimbi, dal coniuge, ma soprattutto dalla sottoscritta..

martedì 27 marzo 2012

quadretto familiare

quadretto familiare in real time: mamma (io) seduta sulla poltrona con notebook acceso sul bracciolo, cinquenne spalmata sulla mamma in modalità Violetta, treenne seduto sull'altro bracciolo rimasto o saltellante sulle spalle della genitrice (sempre io). Tutti insieme a giocare con il gioco di Rapunzel sul sito di Disney Junior.
Il coniuge a pranzo ha promesso: "cerco di tornare presto"...

lunedì 26 marzo 2012

promemoria

Riporto il mio commento ad un post di elasti:
http://www.nonsolomamma.com/1819/10-piccolezze-da-non-sottovalutare/#comment-84969
perchè le piccolezze da non sottovalutare sono  ottimi promemoria che non dovrebbero mai essere persi di vista..

così in ordine sparso:
-il libro che sto leggendo
-annusare il profumo dei miei bimbi mentre loro stanno dormendo
-perdere quei benedetti chili messi su durante l'allattamento dei bimbi
-il dolore sano dei muscoli dopo aver fatto esercizio fisico...(di qualunque tipo..)
-la mia coperta con le maniche (regalo della suocera) e il tè al gelsomino della Twining
-i miei bimbi in piscina, che stanno diventanto dei veri pesciolini
-la mia bibbia di cucina, che ogni volta che la apro mi regala qualcosa di nuovo..
-i fiori nuovi che io e la cinquenne abbiamo piantato sabato pomeriggio e adesso finalmente il nostro terrazzo sa di primavera..(anche se poi comincerà la stagione delle piogge e mi verrà la malinconia)
-stare sul terrazzo sabato pomeriggio a mettere in ordine e vedere che intorno nelle case vicine è tutto un brulicare di lavoretti di giardinaggio primaverili..
-l'abbraccio di mio marito e il suo profondo grazie...perchè ringraziarsi ogni tanto fa bene al cuore...

sabato 24 marzo 2012

dal dentista

Oggi pomeriggio ho portato la cinquenne dal dentista perchè aveva una piccola carie da curare sull'ultimo dentino, quello in fondo in fondo, dove lo spazzolino fa sempre tanta fatica ad arrivare. E' vero che i dentini sono ancora da latte, ma è stato meglio intervenire per evitare che la situazione diventasse molto più seria (e dolorosa).
Premesso che abbiamo giocato in casa, nel senso che la dentista è una nostra carissima amica ed è anche mamma di due bimbi della stessa età dei nostri due pargoli, non mi sarei mai aspettata tanta serenità da parte della mia cucciola: si è seduta sulla poltrona, ha ascoltato con attenzione tutta la spiegazione della Francy, ha aperto la bocca, ha collaborato senza la minima contrarietà. E alla fine ha ricevuto con gioia e orgoglio il diplomino su cui peraltro campeggia una gigantesca Sirenetta versione dentista. Ammetto che probabilmente chi è stata più in ansia durante quei tre quarti d'ora è stata la mamma della cinquenne, che faceva quella spigliata a serena, ma non staccava gli occhi dalla sua bimba e ne cercava invano di spiare ogni minima incertezza, ogni movimento!
Dopo la seduta dalla dentista, ci siamo prese del tempo per noi due sole: merenda (o meglio aperitivo), shopping, scelta di qualche piantina per il nostro terrazzo mediante il criterio dei colori: "cinquenne, cosa prendiamo?" "mamma, io vorrei questi arancioni e questi gialli. E anche questi viola". 
Potevo dirle di no?

venerdì 23 marzo 2012

mi piace

Questo post nasce da una considerazione probabilmente banale che ho fatto dopo aver letto un post sul blog di una mia amica:
http://vederesehensee.blogspot.it/2012/03/sono-arrabbiata-si-come-un-cane.html

Mi piace! Mi piace aver trovato attraverso il mio blog persone belle, rare, che mi stimolano a pensare e a ragionare e a confrontarmi.
Quando ho iniziato questa blog-avventura non avrei mai pensato..

mercoledì 21 marzo 2012

mental coaching

Sarà da circa un anno che sto meditando di andare da un life-coach..perchè credo che ogni tanto sia importante fare il punto per capire dove si è arrivati, come correggere la rotta, per ripartire con slancio ed entusiasmo individuando nuovi obiettivi o dando nuovo vigore a quelli vecchi non ancora raggiunti, non solo a livello professionale ma anche a livello personale, con il coniuge, la famiglia...
Poi un amico mi ha parlato di questi corsi di mental coaching (ne avevo accennato in un post sugli stimoli esterni che stavo cogliendo) e mi sono incuriosita: così ho iniziato a seguire i video sul web e poi ho comprato il libro e mi sono messa letteralmente a studiare.
E...mi si è aperto un mondo nuovo! Anche se devo ammettere che sia faticosissimo e anche doloroso, perchè gioco forza, bisogna fare i conti con il proprio passato, per trarne insegnamenti e davvero correggere la rotta. Ieri sera ne parlavo con il coniuge: questa è la fase di crisi, il passaggio più intenso e più importante, il punto da cui ripartire per migliorarsi e per crescere.
Tutto questo programma di mental coaching non è tenuto da uno psicologo, nessuno ha la pretesa di scavare nel mio passato ma diventa una fase necessaria per poter passare ad un livello superiore, di maggiore consapevolezza. E scardina anche tutta una serie di convinzioni e convenzioni che si sono radicate nella mia mente, che nascono o sono state inculcate da educazione, cultura, da incasellamenti e giudizi sulla mia persona che per anni mi sono sentita ripetere dalla mia famiglia, dagli insegnanti, da chi mi sta attorno. I quali sicuramente non l'hanno fatto per malafede ma hanno costruito una serie di convenzioni in cui ingabbiare i comportamenti..per esempio, ancora adesso alla soglia dei 40 anni sento ripetere da mia mamma che io sono fatta in un modo e mio fratello è l'opposto...
E devo anche ammettere che questa fase non sia nemmeno esente da sensi di colpa perchè scardinare convinzioni inculcate fin da piccoli a me fa questo strano effetto: è come se tradissi gli insegnamenti che mi sono stati impartiti...preciso che non sto rinnegando tutto il mio passato e quello che mi è stato insegnato, ma molto più semplicemente si tratta di liberarsi  da quegli schemi mentali che spesso non ci consentono di agire come sarebbe meglio e più "redditizio", ma che ci costringono ad agire come abbiamo sempre fatto.
Ai tempi dell'Università sono stata molto inquieta, alla ricerca costante di un equilibrio, credevo di averlo trovato in questi anni, con la cosiddetta "maturità", invece mi sono resa conto che siamo continuamente alla ricerca di un equilibrio, è come stare su quelle pedane per la fisioterapia dove bisogna fare continuamente e costantemente impercettibili movimenti per mantenersi in uno stato di equilibrio...ecco a me in questo momento sembra di star continuamente cadendo dalla pedana, altro che impercettibili movimenti!
Penso anche che mi piacerebbe riuscire ad evitare ai miei bimbi di essere incasellati ed ingabbiati in convinzioni e convenzioni, in schemi mentali e giudizi aprioristici, però capisco che forse questa è davvero un'utopia, posso però impegnarmi per cercare di lasciarli il più possibile mentalmente liberi.
Mi sono anche chiesta se non vivano meglio quelle persone che domande non se le pongono, che procedono nella loro vita senza fermarsi mai a guardare cosa hanno fatto e cosa devono ancora fare..forse vivono più serenamente, ma mi danno un po' un senso di ottusità e chiusura mentale. O forse hanno trovato il loro equilibrio..
Io intanto procedo, con tutta la fatica e il tormento, nel mio programma di mental coaching, con la speranza, anzi con la consapevolezza di poter crescere, migliorare con l'impegno e anche l'entusiasmo, seppur con i momenti di sconforto. Perchè sono sicura che abbiamo margini di crescita e miglioramento, sempre!

martedì 20 marzo 2012

sciopero?

Ieri mattina, al momento della sveglia mi è balenata l'idea di fare sciopero, girarmi dall'altra parte e lasciare tutte ma proprio tutte le incombenze al coniuge..gliel'ho pure detto: guarda che ci sono gli zaini dei bimbi da preparare, i bimbi da svegliare colazionare preparare portare all'asilo..
l'avrei fatto per ripicca, lo ammetto.
Perchè il coniuge è, in linea generale, molto collaborativo e presente, devo ammetterlo, ma ogni tanto si perde via, e finisce per dare per scontato il fatto che tanto ci sono io: domenica sera per esempio, gli ho chiesto invano di preparare i bimbi per la nanna credo almeno 5 volte, intanto il tempo passava ed è diventato tardi, i bimbi erano nervosi ma c'erano tutte le incombenze pre-nanna da espletare e ci si può immaginare il caos che ha regnato per la casa per un buon quarto d'ora.
La mia amica M. dice che in fondo se non fossero così, cioè se fossero efficienti in maniera costante e rigorosa, sarebbero donne...

per dovere di cronaca: ieri mattina ha prevalso il buon senso, o meglio il senso del dovere che ci hanno inculcato credo fin dalla nascita...

venerdì 16 marzo 2012

un evergreen: il mio parto...

Ieri sera sono andata a cena con le mamme dei compagni di classe della cinquenne: è un'abitudine che abbiamo preso fin dal primo anno, inizialmente con la scusa di conoscerci, ma che si è consolidata con il passare del tempo. Così ci vediamo una volta ogni due mesi circa, si chiacchiera della scuola, dei bambini, di mariti, della vita frenetica..è un momento per noi, ed è solitamente molto piacevole. 
Ieri sera è stata l'occasione per dare il benvenuto alla mamma di un bimbo che si è appena trasferito nella "nostra" classe. Per puro caso, mi sono seduta vicino a questa persona, con cui ho chiacchierato tanto e piacevolmente.
La cosa curiosa è che sul finire della cena siamo finite a parlare di..parto, con annessi e connessi, travaglio, allattamento, chili presi e chili persi...è incredibile come persone che non si conoscevano fino a due ore prima affrontino con naturalezza, partecipazione, commozione, solidarietà tutta femminile, un argomento comunque tanto personale e intimo.

una sorpresa

Mi capita che per troppi impegni, io non riesca a leggere con costanza i blog di altre persone che ho incrociato e mi sono entrate nel cuore da quando ho iniziato questa mia blog-avventura..capita anche che in effetti, non riesca ad aggiornare nemmeno il mio...
ma stamattina ho trovato una grande sorpresa! E devo dire grazie alla mia amica Kike http://quellodellamamma.com/?p=764: come ho commentato sul suo blog, anche per avermi menzionato tra i blog che le sono entrati nel cuore, ma soprattutto per la motivazione, che non posso che riportare ad litteram:
"perché è così simile a kike che potrebbero essere sorelle".

Grazie!

giovedì 8 marzo 2012

sulla neve: la prima vera gita

Ieri sera abbiamo preparato lo zainetto: cambio completo, fazzoletti, occhiali da sole, sciarpa-guanti-cappello, tuta da sci, doposci, scarponcini di ricambio.
Stamattina abbiamo accompagnato la cinquenne al pullman per la sua prima vera gita da sola nella  località sciistica più vicina a Lake City (una mezz'oretta di macchina). 
La mamma non si è commossa per pura decenza, il papà ostentava sicurezza e spavalderia, la cinquenne  era forse la più serena dei tre!
(per completezza di cronaca da segnalare il treenne in modalità polemica perchè sarebbe voluto andare con la sorella, ma la gita è solo per i medi e i grandi..)

lunedì 5 marzo 2012

everybody needs some...coffee

Iniziamo il lunedì e la settimana con lo spirito e l'entusiasmo di un bradipo..
sto cercando di convincermi che devo trovare un po' di motivazioni per affrontare la giornata, ma ciò che ne ricavo son soltanto...sbadigli...e ho uno stato mentale un po' annebbiato...
SVEGLIAAAAAA!!!!  Ho bisogno di un caffè...
Al di fuori della parte scherzosa, mi rendo conto che sto facendo davvero fatica oggi, a darmi da fare: è come se "crogliolandomi" in questo stato mentale, ritrovassi sicurezza e certezze, mentre uscirne mi costringerebbe a mettermi in discussione, a mettermi in gioco, a darmi da fare per cambiare le cose..e questo implica necessariamente impegno, volontà, forza. Assecondare l'istinto di starmene nel mio mondo sicuro oppure ribellarsi a questo schema mentale e darsi da fare per uscirne?
Ai posteri, l'ardua sentenza.. (ma si può sempre fare il pisolino in pausa pranzo...)

venerdì 2 marzo 2012

riti serali

Il nostro rito serale prima della nanna prevede la lettura di una storia (spesso due, ma corte -oppure solo una parte, da finire il giorno seguente-, per accontentare entrambi, dato che le esigenze e i gusti si stanno delineando anche nel treenne che prima subiva passivamente le scelte della sorella, mentre ora pretende di scegliere e di essere accontentato nelle sue richieste). A seguire, canzoncina..a scelta tra: repertorio di De Gregori (preferite: Alice, Buonanotte fiorellino, La leva calcistica del '68, La donna cannone), Samarcanda, repertorio Jovanotti (Baciami ancora, Come musica).
Ieri sera ho stupito i bimbi con Caruso e con L'anno che verrà..piaciutissime..

RIP Lucio e grazie!!!

mercoledì 22 febbraio 2012

dialoghi surreali

In macchina, tornando a casa oggi pomeriggio
treenne: "mamma, stai dommendo?" " no, sto guidando" "ah, e pecchè non dommi?" "perchè sto guidando, non posso dormire se sto guidando" "e pecchè?" "perchè se dormo non posso vedere la strada" "e pecchè non poi vedére la stada?"...siamo andati avanti almeno 5 minuti buoni con questa conversazione, la mia salvezza è stata la cinquenne che si è messa a parlare d'altro...

lunedì 20 febbraio 2012

piccoli pupi crescono...

Il quasi-treenne è diventato treenne..mamma e papà si illudono che, ufficialmente terminati i terrible two, da oggi sarà meglio...mamma e papà sono stati già smentiti alla grande, ma hanno deciso che vogliono illudersi ancora qualche giorno, prima di prendere atto ed autoconvincersi che dai terrible two siamo passati agli atroci tre anni (come ha saggiamente suggerito una cara amica).
Stamattina intanto ci siamo recati a scuola per iscrivere la cinquenne alla primaria: alla mamma quasi scappava una lacrimuccia...si è trattenuta a stento..
Infine, gli untori hanno colpito ancora: la nonna è ko, esattamente due settimane dopo la cinquenne...e dal momento che l'asilo è chiuso fino a domani  per le vacanze di Carnevale, anche la mamma..fa vacanza!

sabato 18 febbraio 2012

c'è educazione e educazione...

Non sono una mamma generale, però su alcuni aspetti dell'educazione dei pargoli non transigo. 
Non pretendo che i bambini stiano fermi e muti, però se siamo fuori a cena, non voglio (parlo al singolare, ma chiaramente è un'atteggiamento condiviso con il coniuge) che si alzino, corrano per la sala, ecc. Noi abbiamo sempre la borsa delle sorprese quando andiamo al ristorante: pennarelli, fogli da colorare, libretti, un gioco (piccolo, non ingombrante e non rumoroso), in modo che dopo aver finito di mangiare (si sa che i bimbi finiscono molto prima dei genitori) possono passare il tempo senza annoiarsi. 
Però..però se a tavola con noi c'è un altro bimbo che si alza, urla, corre, anche gli altri si sentono autorizzati a fare lo stesso, e tenerli diventa una vera sfida...e a un certo punto magari ci si sente anche dire "va beh, ma lasciali andare, poveri bambini! che fastidio danno?"   
EEEEEEHHHH??????????????????????????????

venerdì 17 febbraio 2012

le feste di compleanno a volte sono uno slalom di diplomazia!

Se c'è una cosa che mi manda in bestia, che davvero non riesco a sopportare, è quando le persone cercano di farti cambiare idea senza ascoltare quel che stai esprimendo, ma sulla base di un giudizio che si sono fatte loro e che non sono più disposte a modificare.
Mi è successo, in passato, con la mamma di un'amichetta della cinquenne e mi è ricapitato proprio oggi con la stessa persona.
Scena: festa di compleanno. I bambini giocano, mangiano, si divertono, noi mamme (e qualche papà) ce la chiacchieriamo. Inizio la conversazione con la mamma suddetta, esprimo un mio parere e questa parte con la sua filippica...ma ormai conosco la polla, la lascio parlare due minuti, mi guardo intorno e le dico "scusa, vado a cercare il pennarello per scrivere il mio nome sul bicchiere"...
non sono più tornata! eh eh...

Quello che mi sconcerta è che questa non si pone alcun problema a cercare di farti cambiare idea, criticando le tue scelte (stiamo parlando di scelte educative, non di cosa preparare per cena..) e le tue idee, senza cercare il confronto, ma piuttosto provando ad imporre il suo punto di vista (che evidentemente è migliore di quello degli altri).
Siccome sono una gran presuntuosa, ho deciso che non posso permettermi di perdere il mio prezioso tempo in questo modo, perciò..che aspetti pure il mio ritorno dalla ricerca del pennarello!

mercoledì 15 febbraio 2012

stimoli

Forse sono io più ricettiva nei confronti di certi imput, forse è pura casualità..fatto sta però che da qualche giorno continuo a ricevere stimoli, per lo più di natura professionale ma non solo, a crescere, a migliorarmi, ad ampliare i miei orizzonti.
E'successo qualche giorno fa con un caro amico di famiglia, è successo ancora con un mio collega più anziano: frasi, accenni e scatta qualcosa, la mente comincia a macinare, frulla strategie, ipotizza, immagina...
e oggi addirittura arrivare a parlare di questo momento particolare in maniera aperta con una terza persona, ragionare su come utilizzare il momento di crisi per crescere, per aprirsi a nuovi orizzonti, per correggere il tiro...
l'impegno è cercare di trasformare i buoni propositi in qualcosa di concreto..

venerdì 10 febbraio 2012

..non sembrava...

Ieri nel primo pomeriggio è venuta a trovarci la pediatra dei bimbi, visto che la cinquenne mercoledì sera aveva ancora febbre e una tosse che a confronto Violetta della Traviata pareva sana...
il quasi-treenne ha accolto sull'uscio la dottoressa facendo vieni vieni con la manina (già lì lei appena  l'ha visto ha iniziato a scompisciarsi dal ridere)  e accompagnando il gesto con queste parole "scei venuta a viscitare mia ssciorella? vieni, vieni.." (il quasi-treenne pronuncia la s alla romagnola e la r un po' alla francese..)
Poi ha seguito tutti i momenti della visita con interesse e forse apprensione, facendo il secondo alla pediatra (ha anche infilato il naso nella sua borsa per aiutarla a cercare la lucina..) fiero dello stetoscopio del Cicciobello..
Alla fine è risultato che la cinquenne troppo male non sta, la tosse non è da bronchite e da lunedì può tornare all'asilo. 
Poi la pediatra si è girata verso il quasi-treenne e gli ha detto "hai un po' di raffreddore, fammi vedere la gola e le orecchie, per precauzione..": in un nanosecondo il bambino che fino a un momento prima faceva il gradasso, si è nascosto sotto il tavolino misura bimbo dell'ikea (e la dottoressa pure...)
insomma, quello che sta peggio anche se non ha dato segni di cedimento è proprio il quasi-treenne, che adesso si cucca le goccine nelle orecchie e nel rinowash...

sabato 4 febbraio 2012

dormono tutti...yeah!!!!

Sabato devastante apssato completamente tappati in casa...nell'ordine: 
1) coniuge rantolante fino dalla sera prima presumibilmente a causa di un virus intestinale, che ha continuato a rantolare per tutto il giorno...
2) cinquenne lamentante male alla pancia, ma portatrice di febbre pressoché costante a 39° (nonostante il ricorso alla tachipirina)
3) duenne con naso colante, ma in piena forma..

La mamma resiste, a parte la dermatite alla palpebra e la cheratite...
I nonni, mossi a compassione, sono piombati nel pomeriggio portando una spesa per un esercito e le stelle filanti per i nipoti: se guardo per terra riesco a capire di che colore è il pavimento solo perchè già è registrato nel mio cervello.

Però ora, in questo momento, dormono tutti...silenzio, pace, tranquillità...
peccato che stiano dormendo tutti nel lettone..quasi quasi provo il letto ikea dimensione-puffo della cinquenne..

giovedì 2 febbraio 2012

qualcosa per me

Ho un lavoro impegnativo. Ho numerosi impegni extra-lavorativi, in parte condivisi con il coniuge, in parte no. E ho due figli (e il coniuge, naturalmente!).
Purtroppo il dono delle 48 ore ancora non me l'hanno assegnato (nonostante reiterate richieste da parte della sottoscritta) e quindi le giornate sono piene ed intense.
Però...però quando mi è arrivata la brochure del corso me la sono guardata e riguardata, ne ho parlato con il coniuge, ci ho pensato..e mi sno iscritta. E' vero che questo corso non prescinde da una delle mie attività, ma lo faccio essenzialmente per me, perchè mi interessa, perchè mi piace..così ieri pomeriggio mi sono ritrovata insieme a una quarantina di signore ad ascoltare la prima lezione del corso di formazione politico-amministrativa per le elette a livello locale e a discutere e a confrontarsi su temi quali la condizione della donna, il ruolo della donna in politica e così via.
E' stato interessante, è stato piacevole, è stato un arricchimento personale oltre che formativo. E non vedo l'ora che arrivi il secondo appuntamento...

lunedì 30 gennaio 2012

la sceneggiata del disappunto

Alzi la mano chi non ha mai, dico mai, dato fuori di matto davanti a figli e marito...ci sarà qualche santa donna devota e perfetta che non si scompone mai...
stasera IO, che non sono nè santa, nè devota, nè perfetta,  ho dato fuori di matto...uno show da sceneggiata napoletana che a confronto Merola era un dilettante, me la sono presa con tutti e tre, e ancora non mi è passata. E' che a volte, ma solo a volte, ho come l'impressione che nell'aria ci sia questo sottinteso dare per scontato che ci sono io: i giochi non sono in ordine, tanto c'è la mamma..la tavola è ancora apparecchiata, tanto c'è la moglie..i bimbi non sono ancora pigiamati, tanto c'è la moglie...e via così..
perciò stasera ho espresso il mio disappunto, magari in modo non proprio civile, ma sicuramente d'effetto..poi mi sono chiusa in bagno, perchè avevo bisogno di stare da sola, avevo bisogno di un momento di "decompressione", solo per me, non avevo la necessità di riflettere, ragionare, ma solo di avere silenzio, solitudine, vuoto mentale e vuoto fisico. Non mi sarebbe dispiaciuto avere il nulla intorno, un vero vuoto cosmico..ma questo è pretendere troppo!

martedì 17 gennaio 2012

la spirale della primaria

Siamo entrati nella spirale della scelta della scuola primaria per la cinquenne (ormai quasi cinquenne e mezzo).
Già il fatto che dovrei andare in giro a dire "mia figlia inizia la PRIMA PRIMARIA" ha dell'assurdo: ma come al solito non riusciamo a cedere alla tentazione di copiare male i Paesi anglosassoni, solo così mi spiego questa simpatica allitterazione, che è sicuramente meno brutta se la si pensa in versione originale.
Aggiungiamo anche che la mamma è da settembre che sta metabolizzando che questo è l'ultimo anno di materna per la cinquenne: metabolizzazione peraltro molto lenta e con risultati molto scarsi. 
In queste condizioni, perciò ieri pomeriggio sul tardi, dopo la piscina io, la cinquenne e due sue amichette con rispettive mamme abbiamo varcato la soglia di una delle scuole papabili per un primo incontro orientativo.
Ai miei tempi la scuola si chiamava elementare, c'erano le lavagne di ardesia e i gessetti che se troppo lunghi facevano quel rumore fastidiosissimo, e si sceglieva la scuola forse più per comodità logistica che per altro (o forse non la si sceglieva affatto: era una scelta scontata): ora la scuola (PRIMARIA) ti presenta il POF, ti illustra con piglio da pubblicitario le attività, didattiche e non, il pre il post-scuola, il servizio mensa, il servizio bus, le aule con la lavagna interattiva touch-screen, l'aula computer ecc ecc ecc. Orientarsi nella giungla delle offerte diventa quasi difficoltoso, perchè di offerte si tratta, dato che se non si  raggiunge un numero minimo di bambini di fatto una classe non può partire. 
Nella nostra realtà di piccola provincia agli estremi dell'impero, le scuole stanno così impegnandosi a proporre soluzioni diversificate e valide, che a parer mio sono solo a vantaggio del bambino: ad esempio, la scuola che abbiamo visitato ieri propone lezioni di sci e di nuoto, un'altra lezioni di orientamento musicale..
Quello che per me è importante è che sia un ambiente comunque piacevole e sereno, dove imparare ad amare lo studio, dove venga sollecitata la curiosità dei bambini: forse è utopia e forse mi faccio troppi problemi, forse ha ragione la mia amica che dice "io scelgo in base alla comodità: ho la scuola davanti, perchè devo farmi menate inutili". Non sono convinta di questo approccio, io credo che stiamo gettando le basi (anzi, le abbiamo già gettate, ma questo è un ulteriore, importante step) per far sì che i nostri bimbi diventino persone interessate, curiose, critiche, indipendentemente da quello che nella vita sceglieranno di fare o si troveranno a fare. E io vorrei che queste basi che stiamo gettando siano solide, forti, importanti: per questo mi sembra così importante scegliere la scuola giusta o quella che più si avvicina all'idea di scuola che abbiamo io e il coniuge.

A tutto questo turbine di pensieri, di ansie, di emozioni delle mamme, ieri pomeriggio si contrapponeva una certa superiorità delle nostre piccole donne di fronte alla visita della scuola: in realtà erano decisamente stravolte dopo la piscina!!!

martedì 3 gennaio 2012

in memoria di un amico-cosa fa comunità

E' mancato un nostro caro amico: un anziano signore di 83 anni, purtroppo malato da tempo, ma che è stato negli anni un esempio e una guida per i molti che hanno avuto la fortuna di incontrarlo. Molto attivo a livello sociale, faceva parte di numerose associazioni, per le quali si è sempre prodigato, amante e profondo conoscitore della montagna...una bellissima persona. Con lui e sua moglie era nata una bella amicizia, noi giovani e appena sposati, loro già pensionati nonni di nipoti già grandi...era una gioia andarli a trovare e passare insieme un po' di tempo.
La nostra è una piccola realtà, un piccolo e tranquillo paese, certo preso d'assalto durante la stagione turistica, ma dove è forte la vita a livello sociale, dove ci sono "più associazioni che abitanti", dove le stesse persone fanno parte di più associazioni e si impegnano per progredire e crescere insieme. Comunità la fanno queste persone, così attive, così presenti sul territorio, pronte a dare una mano quando serve, a esserci, a impegnarsi. Comunità è far parte di questo gruppo di persone, è il sentirsi parte di un'unica grande famiglia, dove si lavora tutti insieme per il nostro paese. E questo impegnarsi, essere parte di qualcosa, fa stare bene, aiuta a migliorarsi come persone, obbliga al confronto, insegna anche (e ancora) a crescere. Io credo che sia importante.

lunedì 2 gennaio 2012

l'inizio dell'anno ed il rito del cambio agenda...

L'anno per noi è finito in totale relax: pigiamone, copertina, bicchiere di vino, finestrone sul lago con vista dei fuochi..già non avevamo molta voglia di uscire, alla fine un po' stremati da un accenno di influenza (mia e del coniuge), abbiamo deciso di starcene a casa noi 4: cenettina a lume di candela che ai bimbi è piaciuta un sacco e poi ad aspettare mezzanotte.
Oggi invece ci siamo fatti deliziare dalla cucina della nonna (materna) e siamo poi stati a bere il the dalla nonna (paterna): alla par condicio ci teniamo! Stasera i bimbi erano piuttosto stanchi e nervosetti, li abbiamo spediti presto a letto, il coniuge si è spalmato sul divano e allora posso dedicarmi a quello che per me è un rito di passaggio: il cambio agenda. Sfogliare la vecchia agenda, salvare ciò che è importante e cestinare (o lasciare nell'agenda vecchia) ciò che non serve più. Inaugurare la nuova agenda, inserire i documenti che già servono o sono importanti...per me è davvero un momento particolare, a cui tengo molto. Credo di aver iniziato a farlo subito dopo il liceo, da quando l'agenda dell'anno solare ha sostituito il diario che iniziava a settembre e finiva..l'anno dopo, perchè io avevo sempre la mitica 18 mesi, 9 dei quali non utilizzati per scopi "scolastici" finivano per essere riempiti di foto, testi di canzoni, scritti miei e dei miei compagni: pezzi di vita insomma!! Che tra l'altro mi sono capitate in mano per caso poco tempo fa, mettendo in ordine nel sottotetto: quanti ricordi! positivi e negativi! sfogliare quelle pagine e ricordarne le sensazioni, gli stati d'animo...
ora ammetto che le mie agende sono decisamente più professionali, ma più vuote e meno emozionanti!

Nota negativa: l'anno inizia con una vecchia otturazione saltata!! Bene..almeno ho una scusa per andare a trovare la mia amica dentista...che è tantissimo che non vedo..forse però era meglio invitarla a cena...