martedì 27 dicembre 2011

Piccole Donne: volevo essere Meg.. (ma ora forse sono Jo..)

Ieri sera, dopo che i bimbi si sono finalmente addormentati (metterli a dormire dopo tutta l'eccitazione della giornata di Natale è stata un'impresa titanica), mi sono infilata nella mia coperta con le maniche- apprezzato regalo da parte della suocera- rosa confetto con il faccione di Hello Kitty (ecco, questo poteva risparmiarselo, magari c'era anche un tantino più sobria), ho rubato il telecomando al coniuge che ronfava alla grande sul divano e sono incappata in Piccole Donne, il film. Non la mitica versione datata 1949 con Liz Taylor nei panni di Amy, ma la versione più recente, quella con Susan Sarandon e Winona Ryder. 
Piccole donne (ma anche Piccole donne crescono) rappresenta per me una pietra miliare della mia crescita come persona (ma anche come lettrice): il libro mi era stato regalato dai miei genitori al passaggio tra le scuole elementari e le medie. E' stato il mio primo libro di formazione, che ho amato tantissimo e amo tuttora, che ho letto e riletto fin quasi a impararlo a memoria. Confesso che non vedo l'ora che la cinquenne sia abbrastanza grande da poterlo leggere (ma credo che lo farò leggere anche al duenne..).
Ciò che stupisce è quanto sia attuale nei contenuti, sulla condizione della donna, sulla possibilità e l'importanza di realizzarsi come persone, immagino che sarà stato considerato moderno e all'avanguardia nel periodo in cui è stato pubblicato..
Quando ero poco più di una bimba, ammetto di essermi immedesimata nella sorella maggiore Meg, così legata alla tradizione e all'idea di famiglia, responsabile e seria, un po' snob. Da adulta invece, non posso fare a meno di apprezzare la figura di Jo: sicuramente perchè lettrice e amante della letteratura, ma anche per la forte volontà di realizzarsi, di migliorarsi, di dimostrare il proprio valore, per la fierezza delle proprie idee e opinioni.

Nota polemica: ho visto il film su un canale della tv cosiddetta generalista, che solitamente non degno di attenzione: ieri sera mi sono ricordata il perchè di questo mio snobismo! Insulsa pubblicità ogni 15 minuti circa! all'una di notte, passata da un pezzo,  Beth era ancora viva, Jo a New York, Amy in Europa e Meg aveva ancora un pancione da parto gemellare..un po' di rispetto per lo spettatore!

domenica 25 dicembre 2011

Babbo Natale...qualcosa non torna

A "Lake City", amena  e ridente cittadina sorta sulle sponde del secondo lago d'Italia per estensione, c'è la tradizione di far arrivare Babbo Natale dal lago su una barca: bimbi emozionatissimi, si fiondano senza paura alla raccolta delle caramelle che il vecchietto lancia in tutte le direzioni una volta sceso a terra.
Scena 1, prima di uscire di casa:
mamma (io): forza bimbi , andiamo a vedere Babbo Natale, che arriva dal lago sulla barca
cinquenne (con aria perplessa): mamma, però a me questo Babbo Natale non piace tanto, Babbo Natale arriva dal camino, mica dal lago....

Scena 2, in piazza:
cinquenne (con aria perplessa): mamma, questo Babbo Natale non ha gli occhiali d'oro..
mamma (io): non li ha messi per paura che gli cadessero in acqua mentre era sulla barca.
cinquenne (con aria perplessa): ah..

Scena 3, in piazza, davanti alla carrozza che porterà Babbo Natale in giro per le strade di Lake City:
cinquenne (sempre con aria perplessa): mamma, ma non è una slitta, è una carrozza...
mamma (io, stremata): sì, ma non c'è neve, ci sono 8°, che da noi nemmeno in primavera fa così caldo, mica poteva prendere la slitta...
cinquenne: mamma, hai ragione.

 Buon Natale a tutti!!

giovedì 22 dicembre 2011

multitasking

Uno degli aspetti positivi della libera professione è sicuramente la flessibilità: poter decidere di andare a prendere i bimbi all'asilo e portarli al compleanno dell'amichetta della cinquenne. Certo non è sempre possibile potersi ritagliare questi spazi, capita che "improrogabili urgenze" o appuntamenti "importantissimi" non concedano questa possibilità. E poi spesso, questa possibilità si traduce in serate passate davanti al portatile a casa, a finire le improrogabili urgenze di cui sopra. Però è impagabile andare a prendere i bimbi e passar del tempo con loro, e pazienza lavorerò di sera...che problema c'è? mica mi spavento!
A questo pensavo ieri pomeriggio mentre attraversavo la piazza del nostro piccolo paese tenendo per mano, uno di qua e una di là, i miei due pupi per andare alla famosa festa di compleanno (che poi al compleanno mi sia dovuta appartare due volte per rispondere a telefonate, è un altro discorso ma fa parte del gioco).
Partendo da questo, ho riflettutto sul mio rapporto con le persone con cui mi capita di collaborare in relazione al fatto che si trovano di fronte una professionista-mamma:  alcuni non danno peso alla cosa, alcuni-ad essere sincera la maggior parte- lo considerano un valore aggiunto,  anzi ti fanno anche i complimenti per le capacità multi-tasking (ammetto, baro alla grande, non ho questa grande capacità gestionale..), per altri invece "tenere famiglia" è un impiccio per la disponibilità che deve essere totale ed eclusiva (capita di ricevere le mail con i progetti di sabato e domenica..mannaggia al blackberry, ma ammetto che prendo atto della mail e ci sentiamo domani-o dopo). Queste tre categorie di pensiero non sono uni-genere, ma sono composte indistintamente da uomini e donne, e non vale nemmeno la regola che quelli che apprezzano siano genitori e quelli a cui è invisa non lo siano. Come al solito vale che non si può generalizzare, ma ogni persona è a sé!

mercoledì 21 dicembre 2011

io voglio salire..incoraggiamoci!


Ieri ho letto questo, un articolo bello, profondo e interessante che mi ha fatto riflettere.
L'ho stampato e l'ho attaccato sulla bacheca qui in studio. Ho evidenziato alcune frasi, per me importanti:

L’Italia non cambierà, se non vogliamo che cambi. Se non ci convinciamo di essere attori, non spettatori.

 abbiamo davvero le risorse caratteriali per tirarci fuori da questa trincea, e batterci in un mondo difficile. La nostra capacità di invenzione e di reazione è indiscutibile. La nostra facilità di intuizione e adattamento è dimostrata quotidianamente da centinaia di migliaia di connazionali sparsi per il mondo. Perfino il reticolo sociale e familiare che ben conosciamo può aiutarci a costruire il futuro, dopo averci complicato il presente. Vorrei che presto, all’estero, scrivessero di noi: When the going gets tough, the Italians get going. Quando il gioco si fa duro, gli italiani cominciano a giocare.

 dove la politica, se non riesce a dare il buon esempio, almeno eviti di provocare disgusto. Un Paese così non è impossibile, ed è alla nostra portata. Basta rispettarci e incoraggiarci a vicenda, invece di compatirci e deprimerci.

 Siamo su un piano inclinato: o si sale o si scende. Voi, dove volete andare?

Io voglio salire, voglio fortemente credere che saremo in grado di salire,  voglio che davvero si cambi, voglio che i miei figli crescano in un Paese civile. 
Incoraggiamoci: tiriamo fuori il meglio di noi, utilizziamo questo momento per migliorarci come società e come Paese, giochiamo, giochiamo duro, non sprechiamo questa opportunità.


martedì 20 dicembre 2011

di recite, cene e the

La recita dei bimbi è andata benissimo: commovente quanto basta, divertente e tenerissima. Tutti bravi, i bimbi (che patema, quest'anno toccava alla classe della cinquenne recitare, mentre piccolissimi, piccoli e medi, hanno partecipato con i balletti e le canzoncine cantate in coro), le maestre, le mamme canterine, i papà che hanno aiutato a preparare il palco, la mamma che ha preparato tutte le decorazioni per il palco..e poi le comunicazioni del presidente in merito ai soldi raccolti per il nostro asilo in occasione di varie manifestazioni..son soddisfazioni anche quelle! Domenica sera i bimbi erano stanchissimi ma ancora eccitatissimi, farli dormire è stata un'impresa!
Ieri sera invece, cenettina natalizia con amici,  che speriamo possa diventare una bella consuetudine: il consorte di corvèe, visto che abbiamo preparato cenetta svizzera a base di fonduta e lo svizzero della famiglia è lui...a finire, come dolce ci siamo deliziati con la spettacolare pastiera fatta dalla nostra amica! (non oso pensare al conteggio delle calorie...)
Stamattina, ammetto una certa flemma nell'affrontare la giornata lavorativa: approfitto dell'ottimo regalo, appositamente per lo studio, che mi ha fatto mio fratello un po' di tempo fa...bollitore con una selezione di the. Stamattina confido perciò nelle proprietà di una bella tazza di assam tea...

sabato 17 dicembre 2011

biscotti natalizi

La cinquenne è entrata nel trip dei biscotti natalizi (chissà da chi è stata contagiata).
La mamma (connivente) ha trovato al supermercato le formine natalizie: stelle, alberi di natale, stelle comete..
così oggi pomeriggio, grandi manovre in cucina: la mamma impastava (la ricetta, ottima, l'ho trovata qui: 
 anche se noi non abbiamo glassato perchè i due pupi non ne hanno voluto sapere, ma ho intenzione di rifarli a breve) e stendeva la pasta, i bimbi (il duenne coadiuvato dal papà) preparavano i biscotti con le forme.
Son venuti buonissimi!!! 
Lunedì sera avremo amici a cena: sarebbe bello riproporli ma non credo che dureranno fino a lunedì..toccherà rifarli..

mercoledì 14 dicembre 2011

e stasera: prove!!!

Questa sera tutte le mamme facenti parte del "coro delle mamme" sono gentilmente invitate a partecipare all'ultima prova prima della recita che si terrà domenica. Credo per invogliarci a partecipare numerose, a seguire ci sarà lo scambio di auguri con regolamentare fetta di panettone e bicchiere di vino..
Le già scarse  capacità tecniche della sottoscritta sono messe a dura prova dagli strascichi di un attacco acuto  di sinusite, come non se ne vedevano da anni, perciò credo che l'esecuzione di "heal the world" sarà un insulto alla musica tutta..ma so già che mi emozionerò tantissimo, sia stasera che alla recita (mi viene da piangere anche solo se la canto per i fatti miei): posso solo sperare che le "cornine muschiate" che ci tocca mettere in testa svolgano la funzione di deterrente...

sabato 3 dicembre 2011

sfiorata la tragedia...il rientro dalla spesa. del papà.

La sottoscritta è spalmata sul divano da stamattina a causa di un fortissimo raffreddore con conseguente mal di testa.
Il consorte, coadiuvato dal duenne, si è recato nel vicino centro commerciale a comprare "quelle poche cose" che mancano: dando per scontata la differenza che si è creata  tra l'esigua lista e il contenuto delle sporte (non vogliamo scadere in banalità e luoghi comuni, tipo che quando vanno i papà  a far la spesa tornano con la metà delle cose richiesta e un'infinità di schifezze non in previsione..), si è sfiorata la tragedia quando il papà fierissimo ha tirato fuori due sorpresine per i bimbi (scelti con la complicità peraltro del duenne): due personaggi (maschi) di Cars in versione mattoncini da costruire. La cinquenne ha espresso il suo disappunto per la scelta, ha tenuto il muso per circa 5 minuti e il papà si è sentito un po' in colpa...
Poi però si sono messi tutti (compresa la cinquenne) sul tappetto a costruire le macchinine...

In occasione di questo post, inauguro una nuova etichetta: "luoghi comuni"...

venerdì 2 dicembre 2011

heal the world

Gli anni passati ho sempre assistito alla recita di Natale dell'asilo dei pupi comodamente seduta sulla poltroncina in velluto in platea, nonostante ci sia un coro di mamme che accompagna i momenti salienti della rappresentazione (!?)...
Quest'anno la cinquenne, con occhio peraltro implorante, ha chiesto alla genitrice (che poi sarei io..) di partecipare cantando nel suddetto coro: confesso di aver pensato di declinare con garbo ed eleganza la richiesta della prole, in primis per quella mancanza di talento musicale che mi contraddistingue, ma..cuore di mamma non ha resistito all'occhio implorante. Anche la maestra ci ha messo del suo, ricordando, ahimè, l'amara verità che siamo all'ultimo anno di asilo..come dire "ultima opportunità" per far parte del magnifico coro.. (in realtà essendo il duenne a ruota avrei ancora 3 anni di bonus, ma la disparità tra i figli poi sarebbe imbarazzante).
Così..la sventurata rispose.
Sono stata perciò quasi immantinente omaggiata di fogli n.4 di testi di canzoni natalizie e non e di contestuale cd per poter esercitare a casa le doti canore, tra le grasse risate del marito (che un po' villanamente consiglia di cantare in play back).
Questa sera il nostro salotto è stato trasformato in sala prove, con la cinquenne provvista di fogli delle canzoni, che faceva da coordinatore in piedi sul divano, il duenne che ballava e commentava e la mamma che cercava di cantare, azzeccando la metrica, la difficilissima heal the world..
una serata impegnativa non c'è che dire...

lunedì 21 novembre 2011

settimana professionalmente impegnativa

La settimana che si è aperta oggi è per me molto impegnativa dal punto di vista professionale: stamattina ho preparato un planning che dovrò seguire in maniera piuttosto rigida se voglio uscirne sana. Ammetto che nel planning sono stati inseriti anche la piscina e la danza della cinquenne, anche se dovrò fare salti mortali e scapicollarmi da un punto all'altro della provincia per arrivare in tempo! (Per fortuna con il duenne in piscina si va il sabato mattina..). Fondamentale per poter far fronte a tutti gli impegni è sicuramente l'apporto dei nonni, altrimenti detti santi subito: siccome domani verranno a preparare i bimbi per portarli all'asilo, stasera ho informato i due pargoli e insieme abbiamo preparato vestiti e cose da portare. Bimbi felicissimi, papà e mamma rassicurati, nonni...santi subito!

martedì 8 novembre 2011

il primo virus dell'anno

La gestione dei malanni dei bimbi è sempre caotica, seppur coadiuvata dal parentame (o forse, proprio per questo?)
Ammetto che questo inizio di anno scolastico è stato quasi incredibile: fino al weekend appena trascorso, nessuno dei due pargoli aveva mostrato segnali di cedimento.
...in effetti questa situazione idilliaca di tregua tra noi e i virus non poteva durare in eterno...
E infatti il duenne mi è scivolato sull'adenovirus (o qualcosa che ci assomiglia), che nel dubbio, oltre a problemi di tipo intestinale sui quali non mi soffermerò (li lascio all'immaginazione di chi leggerà: e siccome il corpo umano reagisce come può ai virus, ciascuno sarà libero di scegliersi gli effetti che più gli garbano), provoca anche arrossamento della gola e febbre, anche piuttosto alta. Insomma, chi più ne ha, più ne metta.
Nonostante i sintomi si siano manifestati già nella giornata di domenica (chissà perchè poi sempre nel weekend, o durante o in prossimità: è un altro mistero che i ricercatori a parer mio dovrebbero cercare di risolvere; sarà per la legge di Murphy?...mah...) ieri, lunedì è stata la giornata della solenne organizzazione:
allertati i santi nonni, preso appuntamento con la pediatra, la mamma ha optato per il trasferimento di  mezzo studio a casa per tentare di portare a compimento almeno le scadenze più incombenti...più che un'ambizione, un'illusione! Il pargolo, riavutosi dalle nebbie della febbre nella tarda mattinata, ma ancora piuttosto scosso, si è insediato in braccio alla mamma e ci si è attaccato tipo cozza, fino al sopraggiungere del papà all'ora di pranzo, quando ha effettuato un trasferimento di genitori preferendo quello di sesso maschile.
Il pomeriggio è trascorso tra appuntamento dalla pediatra e shopping in farmacia.
A sera, i tre/quarti della famiglia mostravano segnali inequivocabili di stanchezza, tranne uno, quello che secondo le aspettative avrebbe dovuto collassare prima degli altri e che invece ha cercato di recuperare nell'arco della sola serata  tutte le attività che il virus gli aveva impedito durante il giorno.
Nei prossimi giorni, fino al rientro all'asilo, si giocherà all'incastro perfetto...gioco a cui ci alleniamo con determinazione, ma nel quale non riusciamo mai ad avere risultati degno di nota..l'allenamento continua!!!!!

mercoledì 2 novembre 2011

ho fatto pace..o è una tregua?

Nella mia infanzia e nella mia adolescenza, la mia vita è stata vissuta da un punto di vista sia  fisico che emozionale quasi equamente divisa tra due luoghi: "Lake city", dove sono nata, vissuta e sono tornata dopo l'università e "Hill city", città natale della mia mamma, dove ho passato vacanze estive e vacanze invernali, feste comandate e non..Entrambe le città fortemente amate e vissute, con passione ed entusiasmo. Fino ad un certo punto della vita: poi non saprei nemmeno perchè c'è stato un progressivo disamoramento di "Hill city" fin quasi a rinnegarla completamente. Per 6 lunghi anni, adducendo ogni possibile pretesto, me ne sono tenuta molto lontana.
In questo lungo weekend di inizio novembre, tutta la famiglia mi ha seguito in questo "ritorno alle origini": abbiamo insieme, tutti e 4, scoperto e ri-scoperto sapori, profumi, emozioni, suoni..mi sono riappropriata, grazie a mio marito, ma soprattutto grazie alla cinquenne e al duenne, delle mie emozioni e del mio amore verso questa città e quello che ho vissuto-provato...un amore che non è a-critico, anzi, ma sicuramente più consapevole e più adulto.
E' stata una bellissima ed emozionante esperienza raccontare ai bimbi (soprattutto alla cinquenne) i luoghi e le abitudini di una parte della mia infanzia, passeggiare con loro, immergermi nei profumi e nei sapori e condividerli con loro..
ho fatto pace..o forse è solo una tregua, ma mi ha fatto bene!!

lunedì 24 ottobre 2011

indignata, arrabbiata

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=9357
questo editoriale di Calabresi è puntuale, preciso, lucido.
definisce odioso, umiliante, irritante quello che sta succedendo, ma dice anche che il rispetto lo si conquista con la credibilità, non è un atto dovuto: questi politici che non lo capiscono (o forse non lo vogliono capire), che minimizzano ("la situazione è  sotto controllo"), che gridano allo scandalo (imbarazzanti alcune interviste e dichiarazioni). E ci umiliano, umiliano noi persone di buon senso, che ci diamo da fare per salvare questa nave che sta affondando. Si facciano da parte, per amore del nostro Paese, si facciano da parte perchè noi possiamo ricominciare. A testa alta e senza provare vergogna.

domenica 23 ottobre 2011

cucina che passione!!

Ammetto di aver tralasciato un po' l'arte culinaria durante i primi anni di vita dei due pargoli: tutta la mia perizia era concentrata su passati di verdure  e carne al vapore.
Il coniuge faceva buon viso a cattivo gioco.

Sarà che ora la cinquenne e il duenne sono più indipendenti e mi lasciano più tempo a disposizione, sarà l'aver aderito ad un GAS per l'acquisto di verdura bio, fatto sta che mi è tornato l'entusiasmo per la cucina, quella fatta bene e senza fretta, quella che sceglie le cose buone, gli ingredienti giusti. Cucinare con passione e per passione: è rilassante per la mente, è uno stimolo per fare bene e meglio, è studio, contemplazione, allegria.
Sono soddisfatta...

venerdì 21 ottobre 2011

"che i genitori svedesi buttino fuori di casa i figli ancora quasi adolescenti e poi se ne dimentichino è una leggenda metropolitana"

Stamattina, facendo colazione nella calma che precede la tempesta della sveglia dei due piccoli vandali, riflettevo su una frase letta qualche giorno fa: cito ad litteram
http://congedoparentale.blogspot.com/2011/10/il-sesto-senso-di-sofia.html
"che i genitori svedesi buttino fuori di casa i figli ancora quasi adolescenti e poi se ne dimentichino è una leggenda metropolitana".
Leggendo il blog di Fefo,  pensando a nostri amici che lavorano e vivono all'estero e confrontando con le nostre esperienze in patria, mi sembra che ci sia una sostanziale differenza riguardo il modo di educare e crescere i figli. Sto parlando di una percezione a livello generale, che investe la sfera privata ma soprattutto a un livello più ampio quella sociale.
Mi pare che negli stati del Nord-Europa (ma anche negli USA), ci sia un'attenzione maggiore nei confronti del bambino, in modo tale da coltivarne le potenzialità e incrementare la fiducia in se stesso, con il risultato che questi bimbi da grandi prendono il volo più facilmente senza timori di cambiare quartiere, città, regione, Paese e senza timore di confrontarsi con gli altri. In Italia, invece, noto in generale meno attenzione nei confronti del bambino, soprattutto a un livello interiore ed emozionale (mentre esteriormente è tutto portato all'ennesima potenza: bimbi con molteplici attività extra-scolastiche, a cui non si nega alcunchè, considerati il centro della famiglia...): i i figli rimangono a casa fino a 30 anni e anche più, ma anche quando se ne vanno, rimangono sostanzialmente figli, legati con un cordone ombelicale stritolante ai genitori. Per esempio, mi è capitato più volte di sentir dire da nostri amici, persone socialmente inserite, dotate di un livello culturale comunque medio-elevato, che mai manderebbero i loro figli all'estero a fare esperienze scolastiche e non..
Indubbiamente il sistema sociale degli Stati sopra citati aiuta, c'è sicuramente una maggior conciliazione maternità-professione, congedi parentali non osteggiati, mansioni che rimangono tali al rientro dai periodi di maternità...però secondo il mio punto di vista, la differenza è proprio nel modo in cui si concepisce l'educazione e lo sviluppo del bambino come individuo.

Da parte mia, spero di poter prendere spunti da queste diverse esperienze in modo che i miei bimbi crescano liberi di fare le proprie esperienze seppur con la consapevolezza che noi genitori saremo per tutta la vita un punto di riferimento e un abbraccio a cui tornare.

mercoledì 19 ottobre 2011

mamma in carriera: convegno-2

Periodo di intenso aggiornamento professionale: anche ieri convegno a 150 km da casa e rientro in tarda serata: bimbi (e marito) sistemati a cena dai nonni-santi subito. Il rientro della mamma è stata accolto con gioia ed entusiasmo dai bimbi (per la verità il duenne ha dovuto prima esprimermi un po' di contrarietà, ma è durata poco): tutti sul lettone a leggere un libro prima della nanna. Poi la cinquenne si è alzata da sola ed è andata nella sua cameretta a dormire nel suo lettino: mi ha stupito questa sua indipendenza, immaginavo che si sarebbero addormentati con noi e che avrei dovuto effettuare il trasbordo dei figli addormentati..invece solo di uno, perchè il duenne si è ben guardato di seguire l'esempio della sorella!!

Ieri sera, rientrando, causa lavori sull'autostrada, ho provato l'ebbrezza di guidare di notte, contromano: ancorchè regolamentato, ammetto di aver provato una certa inquietudine...

mercoledì 12 ottobre 2011

oggi pomeriggio

Lunedì: inizio di settimana devastante con pratica da consegnare con urgenza e conseguente pranzo saltato, lavoro a oltranza ecc.
Martedì: convegno a 150 Km..rientro alle ore 21
Oggi pomeriggio: vado a prendere i bimbi all'asilo e sto con loro tutto il pomeriggio.
Programma: parco-giochi, biblioteca, shopping (la cinquenne necessita di scarpe..).
(I nonni ringraziano per l'inaspettato pomeriggio di relax!!)

venerdì 7 ottobre 2011

consigli costruttivi

I consigli dati in maniera critica e costruttiva non devono abbattere, ma essere un punto di partenza.

Questo è stato il mio pensiero appena sveglia, mentre mettevo ordine nella mia mente, dopo i colloqui con la maestra e con una mia amica psicologa. La cinquenne a volte mostra un certo disagio, niente di serio, ma bisogna aiutarla ad esternare le proprie emozioni, pur rispettandone l'indole riservata e non troppa espansiva. E bisogna aiutarla a ricollocarsi al centro della famiglia, che un duenne assolutamente prorompente e casinaro tende a occupare totalmente.
Stamattina, appena sveglia, mi è balenata l'idea che forse abbiamo sbagliato l'approccio con i nostri bimbi e che questo piccolo impasse della cinquenne sia causato dal nostro comportamento. Però poi ho riflettutto che sia meglio agire, fare propri i consigli che ci sono stati dati e che ci sembrano assolutamente corretti, invece di entrare in queste analisi che rischiano di togliere energia e distolgono da quello che è il nostro obiettivo.
Forse anch'io dovrei iniziare ad esternare meglio e di più le mie emozioni ed i miei sentimenti, alla genetica non si può sfuggire...-:), anche questo blog può essere un punto di partenza in questo.

martedì 4 ottobre 2011

la piscina

Ieri la cinquenne aveva la sua lezione settimanale in piscina: il nostro gruppo è un po' particolare rispetto agli altri corsi, nel senso che per iniziativa di alcune mamme del nostro asilo è stato organizzato un corso. Così è piacevole per i bimbi (che pur appartenendo a classi diverse, si conoscono tutti), ma anche per le mamme che intanto si bevono un caffè nella zona accoglienza della piscina e se la raccontano un po'. 
Ieri pomeriggio però la sottoscritta non ha partecipato a questo momento di relax e chiacchiere, perchè durante la lezione della cinquenne è stata in acqua con il duenne. Con la cinquenne non è stato possibile portarla in piscina quando era piccolina, perchè ha sofferto di dermatite atopica (che fa tanto chic, però è una menata!)..così ora me la godo con il duenne. All'inizio era un po' preoccupato, poi però abbiamo giocato a recuperare la palla che la mamma (sadica!) lanciava sempre più lontano; il piccolo ha bevuto una buona dose di acqua clorata, che bene non fa, ma tuttosommato si può sopravvivere, ha imparato a fare i tuffi "assistiti" e a standersi sulla schiena per vedere il tubo blu appeso al soffitto. 
Piccoli pesciolini crescono!

lunedì 3 ottobre 2011

stupidità umana

Ora, io sono presuntuosa e un po' snob..lo ammetto con serenità, anzi forse ne vado un po' fiera...
ma proprio non reggo di dovermi confrontare con l'ovvietà  e la banalità...
non dico che dobbiamo tutti perseguire l'idea dell'originalità, ma magari uscire un po' dai soliti schemi...chiedo troppo?

(tutto questo perchè uscendo dall'asilo, dopo aver lasciato i miei pargoli, una mamma, incontrandomi ha esclamato "ah siamo proprio in ritardo se sei arrivata prima di me"...?!?)

sabato 1 ottobre 2011

sabato pomeriggio

Oggi pomeriggio, mentre il duenne ronfava alla grande (e il papà pure!), io e la cinquenne siamo uscite e ci siamo prese del tempo solo per noi...siamo state a mangiare un gelato, poi siamo passate dal parrucchiere e ora la cinquenne sfoggia un look molto trendy!, e infine abbiamo fatto un salto in un grande magazzino a comprare un paio di cose che mancavano a casa..
è stato bello e divertente, era da tanto tempo che non stavamo sole io e lei...

venerdì 30 settembre 2011

crisi

Crisi: etimologicamente vuol dire separare, discernere, giudicare, valutare e ha una valenza positiva. il momento di crisi è un momento di di riflessione, di valutazione, di discernimento e può trasformarsi nel presupposto necessario per un miglioramento, e per una rinascita.
 I giorni scorsi sono stati caratterizzati da un momento di crisi: mi sembrava di essere inadeguata in tutto...sul lavoro, come madre, come organizzatrice della casa e del nostro menage. Con in più  la sensazione amara e pesante di star vivendo in una società che sta andando a rotoli.
In realtà non è successo alcun evento grave, ma è stato il sommarsi di tanti piccoli ostacoli, di tanti piccoli episodi, a cui probabilmente in un'altra disposizione d'animo non avrei dato così peso. A onor del vero, dovrei anche aggiungere due brutte notizie che hanno colpito miei conoscenti.  Mi sono così ritrovata in questo stato d'animo così pesante, con questo senso di inadeguatezza che mi pesava come un macigno e che mi faceva pensare "ho sbagliato tutto, tutta l'impostazione della mia vita..". 
I pianti sono spesso purificatori.
Piano piano sto rimettendo al loro posto i tasselli della mia vita, dando a ciascuno la giusta collocazione e soprattutto ridimensionando quelle brutte sensazioni che appesantivano il mio animo. Per ripartire con entusiasmo e più gusto, per affrontare tutti gli inconvenienti e gli ostacoli che mi si parano davanti con forza e tenacia. E sempre con ironia, che ci salva la vita. 
Si ricomincia.

mercoledì 28 settembre 2011

Gianni Rodari

Sabato mattina stavo mettendo in ordine uno scaffale pieno di libri, quando salta fuori questo libretto, che se ne stava un po' nascosto dietro agli altri...mia mamma l'aveva riesumato dalla loro libreria un po' di tempo fa e me l'aveva dato da portare a casa per due motivi: il primo è che in effetti è mio (la dedica datata 1982 è inequivocabile...) e mia mamma son 10 anni che cerca di liberarsi di tutto ciò che le ho lasciato in giro per casa quando mi sono sposata adducendo motivi di spazio, il secondo motivo, ben più importante e serio, è quello di poterlo leggere ai bimbi.
Il libro è Favole al telefono di  Gianni Rodari: quando la cinquenne l'ha visto, le si sono illuminati gli occhi e mi ha chiesto di leggere qualcosa, il duenne "e mezzo" è rimasto abbastanza indifferente, ma in effetti credo che lui sia ancora fuori-target. Così da sabato, prima di dormire, leggiamo qualche favola al telefono di Gianni Rodari (e poi accontentiamo anche il duenne con un libretto pieno di colori e disegni): alcune storie le ricordavo, altre le avevo completamente dimenticate. In ogni caso, mi colpisce come la cinquenne rimanga ad ascoltare rapita e attenta...queste favolette colpiscono l'immaginario dei bimbi in un modo quasi magico, a leggere con i loro occhi sono pura poesia. Ammetto che ero un po' prevenuta, non credevo che ne sarebbe stata conquistata, pensavo che fossero un po' anacronistiche per questi bimbi che sono nati nell'era del pc, che loro malgrado, hanno un rapporto facile e diretto con la tecnologica, che considerano un oggetto quasi banale uno smartphone e non si stupiscono se dal divano di casa, ci colleghiamo con mezzo mondo...invece sono stata piacevolmente smentita, queste favole sono speciali e senza tempo e hanno la capacità di entrare nel cuore dei bimbi in modo molto semplice e naturale.

martedì 27 settembre 2011

anch'io porto le mutande

Premesso che: non amo e non seguo certi "programmi" televisivi, un certo tipo di giornali scandalistici ecc..
Leggo però su internet la notizia (con doverosa polemica conseguente) che in un noto programma Mediaset è stato mandato in onda un servizio in cui si vede un indumento intimo di Emma Marcegaglia far capolino dai pantaloni.
Francamente questo tipo di televisione mi fa abbastanza schifo, mi fa schifo che si usino questi mezzucci per screditare chi esprime un pensiero diverso-politico o meno poco conta. Io credo nel confronto, e credo che il confronto ci aiuti a crescere, ad aprire la mente e a farci diventare persone migliori.
Credo che il rispetto sia un valore importantissimo e la mancanza di rispetto sia  una cosa aberrante.
 A me indigna vedere una donna capace ed intelligente messa alla berlina per un paio di slip (tra l'altro tres chic), come d'altra parte mi farebbe indignare anche vedere un uomo capace ed intelligente messo alla berlina per un indumento o un dettaglio non "consono", però  mi domando quante persone saranno "condizionate" da un simile servizio? Credo purtroppo tanti. 

lunedì 26 settembre 2011

le soddisfazioni del lunedì mattina

Se è vero che il buongiorno si vede dal mattina, allora la settimana si vede dal lunedì...
e stamattina è stato faticosissimo aprire gli occhi e cominciare una nuova settimana...difficile per la mamma, dopo il bel weekend passato con bimbi e marito (e soprattutto dopo aver fatto le ore piccole a leggere...ehm..) e difficile per i bimbi, che avevano quel faccino da sonno tipico del lunedì mattina..
Accompagnati all'asilo i due pargoli e consegnati alle rispettive maestre nei rispettivi saloni di accoglienza (con qualche scena di dolore-finta- del piccolo),  la mamma fiduciosa si affaccia alle finestre per un ultimo saluto: dal salone del piccolo mi fanno cenno le maestre che sta giocando e non vuole essere disturbato per una cosa così poco importante come salutare la sua mamma, la finestra del salone della grande è invece deserta...
ehhhh, son soddisfazioni!!!!!
(vado a bermi un caffè, vah....)

martedì 20 settembre 2011

lezione di danza

Ieri pomeriggio ho portato la primogenita a vedere una lezione di danza e a conoscere l'insegnante, dato che è circa 1 anno che ci martella che vuol fare danza classica...le abbiamo chiesto di aspettare i 5 anni, i 5 anni sono arrivati e perciò andiamo a fare danza.
L'insegnante è la stessa che "qualche anno fa" insegnava danza a me, e già questo è abbastanza shockante per la mamma...quando poi ha tirato fuori gli album fotografici di allora, mi sono quasi commossa...

lunedì 19 settembre 2011

tragico inizio di lunedì mattina

Un cambiamento della solita routine, soprattutto al mattino, può davvero essere deleterio..
Solitamente il mio gentil consorte esce piuttosto presto al mattino, così tocca alla mamma l'ingrato compito della sveglia dei bimbi. Stamattina invece era a casa anche lui, che si è concesso un'oretta in più di sonno...così i bimbi sono stati svegliati da entrambi i genitori: contentissimi, ancorchè assonnati, hanno subito chiesto al papà se li avrebbe anche accompagnati all'asilo...Lui purtroppo però aveva un appuntamento, così sono partite lamentele e lagnanze, soprattutto della grande, il piccolo, con il suo bibe in bocca, credo che non abbia compreso appieno la situazione..
Sono seguiti perciò: ammutinamento al momento della colazione, lagne in ordine sparso (chiaramente tutte a carico della mamma, dato che il papà era ormai uscito) per qualunque pretesto, finchè l'arrivo sotto casa di un camion provvisto di gru ha distolto l'attenzione dei pargoli dalla tragedia familiare che si stava consumando..
Inutile dire che all'asilo ci siamo arrivati in ritardo sulla tabella di marcia (comunque abbondantemente  prima della chiusura delle porte...e questo è già motivo di soddisfazione!)...

martedì 13 settembre 2011

il rientro: si ricomincia...

All'inizio dell'estate ho letto un articolo su un giornale in cui si diceva che il momento vero dei bilanci non è con la fine dell'anno solare, a fine dicembre, ma prima delle vacanze estive (io praticamente mi sento ancora al liceo, da quando ho iniziato a lavorare non le ho mai chiamate ferie..). Perchè rappresenta un vero spartiacque, perchè c'è una pausa (più o meno lunga) nella vita di tutti i giorni..
Se è vero come è vero, allora il rientro dovrebbe essere il momento dei buoni propositi, delle piccole rivoluzioni per migliorare lo stile di vita, delle nuove regole: iniziare una dieta, trovare più tempo per se stessi e per la famiglia...
Intanto, stamattina mi sono svegliata presto, il primo giorno di scuola materna per i due pupi, il rientro in studio per me (siamo in ritardo di un giorno sull'inizio della settimana, iniziamo con calma..)...e svegliandomi presto, ho percepito che qualcosa sta cambiando: dalla vetrata della sala entrava una luce strana, diversa...stava sorgendo il sole ma la luce era meno intensa di quest'estate..e poi l'aria frizzantina, frescolina..mi è venuta voglia per la prima volta da tanto tempo di qualcosa di caldo da gustare al mattino, invece di qualcosa di fresco e dissetante..
poi ho iniziato a starnutire: ok, meglio che inizi a mettere qualcosa di più pesante di notte...

lunedì 29 agosto 2011

la mia spa privata in riva al mare

Finalmente in vacanza! Sole, mare, spiaggia, l'ottimo ristorante dell'hotel,la borsa dell'ikea zeppa di giochi, i costumini dei bimbi zuppi di acqua e sabbia (che poi a casa ci vorranno 5giorni almeno di ammollo per la sedimentazione)..insomma una goduria!
La spiaggia che frequentiamo e' attrezzatissima, c'e' anche il centro benessere con idromassaggio, massaggi, aroma-terapia ecc. Quasi quasi mi viene la voglia di regalarmi qualche trattamento..ma poi, trascinata dalle mie due pesti sono in riva al mare, seduta sulla battigia, ricoperta quasi totalmente di sabbia, con la quale mia figlia mi sta facendo una sorta di peeling esfoliante molto naturale mentre il fratello mi rovescia secchiellate d'acqua a mo' di doccia tonificante..
Molto meglio della spa!!

lunedì 22 agosto 2011

mattinata movimentata

Oggi sono a casa perchè ci sono gli operai per alcuni lavori, niente di particolarmente disagevole, ma un po' lunghi. I bimbi stanno giocando insieme con il trenino di legno, la nonna paterna ha arricchito la linea dei binari con alcuni pezzi fondamentali (tipo il ponte), recuperati in qualche armadio e che devono avere poco meno dell'età di mio marito (ci giocava lui da piccolino..). Tra poco arriverà il nonno a portarli via, così non staranno nel caos, ed io cercherò di portarmi avanti con il lavoro...
Mi sembra di tornare indietro a quando lavoravo a casa, quando erano piccolini, e casa nostra era un po' nursery, un po' ufficio...
in questo momento è un po' cantiere, molto ludoteca e in un angolino, ma -ino-ino, ufficio...
va beh, vado a giocare con il trenino...

domenica 14 agosto 2011

la crostata e la pasta di sale

Dal momento che oggi avevamo il "pranzo della paella", occasione annuale in cui si riunisce la famiglia, ieri sera ho preparato una crostata. Mi piace molto cucinare, anche i dolci, ma nei confronti della pasta frolla ho sempre un certo "timore revenziale": un incontro con un pasticcere in pensione mi ha aperto nuovi orizzonti e così, da un po' di tempo, sperimento i trucchi che mi ha passato...e devo ammettere che il risultato è decisamente migliorato! Così ieri sera, bimbi a letto (e marito pure..anzi sul divano, ma in catalessi), mi sono nuovamente cimentata con il mio spauracchio! E devo ammettere che non è venuta male, anzi...l'ho veramente riempita di marmellata (alle more) perchè il marito appena un attimo prima di cadere in catalessi è riuscito a comunicarmi il messaggio "abbonda con la marmellata". Forse era un po' troppa, in effetti..ma è stata apprezzata.

Ieri pomeriggio invece con la teppa n.1, mentre il fratello dormiva, ci siamo dilettate con la pasta al sale di hello kitty...a dire il vero, una volta preparata la pasta, le formine di hello kitty le abbiamo accantonate, preferendo cuori, animali, alberi...io che ho manualità pari quasi a 0, mi sono perfino divertita! Poi abbiamo messo in forno le nostre creazioni, che  io ieri sera ho lasciato sul tavolo vicino alla torta appena sfornata.

Peccato che stamattina il coniuge a colazione, stesse per addentare le forme di pasta di sale, convinto fossero biscotti....

venerdì 12 agosto 2011

una serata speciale

Ieri sera abbiamo avuto a cena un paio di amici, amici di quelli storici, che non vivono più a Lake city...
Serata molto piacevole, il mio arrosto ha avuto un gran successo, il vino era eccezionale, la grappa ai mirtilli ancora di più, i bimbi sono stati bravissimi e contenti di questa cena e di queste persone: la teppa n.2 li ha intrattenuti con i suoi spericolati passaggi bracciolo divano-bracciolo poltrona e ritorno, la teppa n.1 in versione molto signorina ha preparato loro dei disegnini da portare a casa. 
Poi, dopo aver messo a letto i bimbi, si è chiacchierato di noi, delle nostre vite, di ricordi passati, della preoccupante situazione che stiamo vivendo, in maniera molto amabile, con tante risate e tanto affetto.
Una serata davvero speciale...

(stamattina, a dire il vero, ci siamo alzati a fatica e in ritardo: in sala e in cucina il caos, noi abbiamo le occhiaie e i grappini hanno lasciato trascichi..ma questi inconvenienti sono inezie, davanti alla bella serata che abbiamo trascorso)



mercoledì 10 agosto 2011

la fatica di ottimizzare

Ottimizzare: parolina magica che dovrebbe essere un must per tutte la mamme lavoratrici. Non perdere tempo inutilmente, fare dell'efficienza una virtù primaria, da applicare sempre e comunque..
però...però a volte ci possono essere momenti in cui è difficile applicare questi precetti alla propria vita..ci sono momenti in cui risulta difficile, se non impossibile, rimanere concentrati, dare il massimo, essere sempre efficienti..
e allora, cosa fare? assecondare questa esigenza di pigrizia,  spegnere pc, chiudere le cartelle delle pratiche a andare a farsi un bel giro confidando in giorni migliori? perchè poi questi momenti passano, no? e poi ci si ritrova più cariche di prima, pronte a ripartire con slancio maggiore...e intanto? intanto ci crogioliamo? forse, è solo bisogno di ferie!!!!!

linguaggio

Mi stupisco sempre delle competenze dei bimbi riguardo al linguaggio e sono affascinata da come piano piano iniziano a mettere insieme le parole per formare brevi frasi fino addirittura a coniugare i verbi! Questa in effetti è la cosa che mi affascina di più in assoluto e  che mi ha fatto comprendere come l'italiano sia grammaticalmente una lingua davvero difficile. Oggi il pupo number2 che ha 2 anni e mezzo ed è nel pieno di questa fase, mi ha detto con l'aria di chi la sa, indicando l'interruttore della luce: "spegnio?" facendo marcatamente sentire la i...anche sua sorella (che ora ha 5 anni e mi stupisce sempre per la proprietà di linguaggio che ha, allora tutto il tempo passato a leggere libretti fin da quando aveva pochi mesi ha avuto anche una sua utilità, oltre a divertire lei, me, suo papà ed il suo fratellino) diceva "spegno" ma senza i..
"sì bravo, spegni.."


lunedì 8 agosto 2011

blog...

E' da un po' di giorni che mi frulla in testa l'idea di un blog...ci ho pensato a lungo, mi sono chiesta se fosse necessario un nuovo blog (ce ne sono già tanti, sarà proprio necessario che anch'io scriva i miei pensieri, il mio punto di vista su tanti temi..). 
Poi mi sono detta che sì questo blog è necessario, è necessario per me. Perchè mi consentirà di esprimere quello  che penso e quello che sento, le mie opinioni e le mie esperienze. Ho voluto chiamarlo così, diario semi-serio, perchè sono convinta che l'ironia, e l'auto-ironia, ci aiutino a vivere meglio. E poi mi sono definita, in maniera decisamente auto-referenziale, mamma in carriera: spesso mi definisco mamma-moglie-professionista, non necessariamente in quest'ordine, ma soprattutto trafelata, sempre abbastanza di corsa, sempre abbastanza multi-tasking (mentre stai lavorando, una parte piccolissima del tuo cervello sta organizzando la cena o la giornata dei bimbi....). 
Cominciamo allora questa avventura, sperando che sia proficua ed appagante, e sperando di essere abbastanza costante!