sabato 14 aprile 2012

snob

Quando nel profilo di questo blog mi sono definita moderatamente snob, non l'ho fatto in modo ironico (o almeno non completamente), ma con una certa consapevolezza, mischiata  forse pure ad un po' di orgoglio. Io mi definisco culturalmente snob, con la mia idiosincrasia verso l'ovvietà, la volgarità, la banalità (faccio un esempio, la tv: io non seguo tg "nazionali", reality, programmi insulsi in cui è tutto un vociare concitato e indistinguibile, e in questa categoria metto anche i presunti programmi di approfondimento politico).  In compenso leggo tanto e di tutto, decido io dove come quando informarmi, approfondisco ciò che mi interessa di più, ciò che merita un approfondimento.
Nel mio percorso di  mental coaching, ho letto che noi siamo il prodotto di ciò che abbiamo letto, di chi abbiamo frequentato nel passato e che tra ad esempio 5 anni saremo il prodotto di quello che abbiamo letto e di chi abbiamo frequentato da qui al prossimo lustro: perciò per diventare persone migliori bisogna leggere libri di qualità e frequentare persone di qualità, persone che siano di stimolo per una crescita personale. Detta così, sembrerebbe voler dire che bisogna "selezionare" le persone che ci stanno vicino e scegliere solo "le migliori": concetti che ammettono possano suonare male. 
Però...due riflessioni mi vengono spontanee..
Però noi non facciamo comunque "selezione" tra le nostre conoscenze, durante la nostra vita? si tratta, allora, forse solo di farla un po' meglio...secondo il proprio meglio, tra l'altro, perchè poi ognuno di noi segue i propri criteri basati su una scala di valori, di sentimenti, di esperienze vissute, sicuramente differenti.
Però riuscire ad evitare di dare troppo peso e troppo importanza a comportamenti, opinioni, atteggiamenti delle persone meno affini, meno vicine, che, diciamo così, non godono della nostra stima, non ci aiuterebbe a vivere meglio e a prendercela meno? Voglio dire: le polemiche inutili, sterili, spesso fuori tempo che giocoforza ci investono durante la nostra vita, non ci tolgono energia e ci fanno deviare dai nostri reali obiettivi? Meglio concentrarsi su altro, no? e conservare le energie per altro di più importante, di più serio, di più concreto...

Tutta questa riflessione scaturisce anche dal fatto che stamattina mi hanno detto che un paio di bambini della classe della cinquenne non parteciperanno al saluto alla maestra (è il loro ultimo anno e si sta organizzando qualcosa di particolare per salutare e ringraziare la loro maestra dopo i tre anni di materna) e che le loro mamme stanno cercando di montare un po' di polemica gratuita...ho preso atto. 
(Probabilmente in altri tempi avrei sviscerato la tematica in tutti i suoi aspetti, in questi tempi no.)

6 commenti:

  1. Brava, diciamo che hai imparato a fare spallucce.
    Un giorno, una mia amica mi disse: "ma perché non rispondi a quella là? Non ti fa saltare i nervi per il suo comportamento e il suo punto di vista?" "sì, mi infastidisce, ma non ho voglia di perder tempo su 'ste str...te, ho cose più importanti a cui dedicarmi".
    Mi dispiace per quei bambini, non sanno che cosa si perdono, ma forse sono le mamme che non si sono integrate in quella classe.
    Roberta

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  2. Anna, come tu sai sicuramente snob deriva da sine nobilitate quindi il senso che tu dai alla parola snob mi sa che non è proprio quello originario! Ciò che tu definisci snob non è altro che pensare con la propria testa, migliorarsi o almeno sforzarsi di farlo a costo di risultare "eccentrici". Gli altri possono vederti snob, ma non è così, è solo una loro proiezione. Personalmente condivido in toto le tue riflessioni! Poi la categoria "mamme" quando sono prese insieme senza spirito critico è terribile! Mamme che fanno polemica gratuita e poi se c'è qualcosa che non va se ne fregano, salvo che non tocchi il loro pargoletto. A me a fatto molto riflettere l'episodio dello smalto (forse lo hai seguito, in breve, una maestra di un'altra classe voleva mettere lo smalto alle bambine, io ho reagito con una mail indirizzata a tutti i componenti della classe di mia figlia, mail che ho anche inoltrato alla Lipperini che l'ha pubblicata sul suo blog e che ha generato un bel dibattito. Ecco, nessuno, a parte la mamma di un bambino ha avuto l'ardore di rispondermi! Pazzesco! e non parlavo di merendine, ma di aspetti secondo me importanti sull'educazione di genere). Bah, forse passo io davvero per snob!!
    Per chiudere, e mi scuso per l'intervento chilometrico, se ciò che saremo nel prossimo lustro dipende da quanto e cosa leggiamo nel lustro passato, ahi ahi! sono messa male. Io che sono una divoratrice potenziale di libri ora non ho il tempo materiale per leggere (al di là del lavoro). Le ultime abbuffate di libri le ho fatte mentre allattavo (a richiesta, e quindi ore e ore a leggere).
    Un saluto affettuoso e buona domenica!
    (ma tu sei del centro Italia? mi parlavi del terremoto del '97 che io ho sentito forte e chiaro nelle sue scosse secondarie, la prima per fortuna no che dormivo come un sasso, qui a Roma)

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    1. Sì, diciamo che la mia definizione di snob non è proprio quella etimologica: facciamo che è l'antitesi di.."nazionalpopolare"?
      Sai, a volte mi chiedo se non stiamo allevando dei potenziali emarginati, se non soffriranno soprattutto durante il periodo adolescenziale in cui è tutto omologato, standardizzato..però io sono convinta che il nostro compito di genitori sia anche quello di dare ai nostri bimbi gli strumenti per essere persone capaci di ragionare con la loro testa, capaci di non fermarsi all'apparenza delle cose ma in grado di approfondirle, di non limitarsi al sentire comune ma di sviluppare un sentire proprio.
      Per la passione lettura, ti posso dire di aver ricominciato a leggere tanto solo dall'anno scorso, per qualche anno ho dovuto decisamente dimezzare il numero di libri...poi, va beh, la lista dei desiderata si allunga sempre di più, non riesco proprio a rosicchiare nemmeno un titolo (comunque, vale la regola del "di qualità" più che del numero di libri letti...).
      Io sono delle estreme propaggini piemontesi di nascita ma marchigiano-calabrese di origini: il terremoto del 97 l'ho sentito molto bene perchè ero da mio nonno nelle Marche..

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  3. Sei snob come me, sorella :-))
    Capisco benissimo cosa vuoi dire ed è sempre più incredibile vedere come siamo simili. Soprattutto su queste cose che poi sono sani e semplici principi di vita. Sono sicura che stai facendo un ottimo lavoro con i tuoi bambini, si capisce che sei dotata di quel sano e vecchio buon senso così fuorimoda di questi tempi. Per quanto riguarda far spallucce...anch'io devo imparare a esser più leggera in certe situazioni.
    Per la frequentazioni di persone di qualità: da vera snob quale sono si puo' dire che l'ho sempre fatto. Non sto lì a perder tempo, chi non mi vuole non mi merita ahahahaah

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    1. Sorella, sei molto più avanti di me!!
      Io questa cose di "selezionare" le persone l'ho capita alla soglia dei 40...ma come si dice, meglio tardi...;)
      Il sano e vecchio buon senso io me lo covo con premura ed attenzione...
      un abbraccio!

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