mercoledì 21 marzo 2012

mental coaching

Sarà da circa un anno che sto meditando di andare da un life-coach..perchè credo che ogni tanto sia importante fare il punto per capire dove si è arrivati, come correggere la rotta, per ripartire con slancio ed entusiasmo individuando nuovi obiettivi o dando nuovo vigore a quelli vecchi non ancora raggiunti, non solo a livello professionale ma anche a livello personale, con il coniuge, la famiglia...
Poi un amico mi ha parlato di questi corsi di mental coaching (ne avevo accennato in un post sugli stimoli esterni che stavo cogliendo) e mi sono incuriosita: così ho iniziato a seguire i video sul web e poi ho comprato il libro e mi sono messa letteralmente a studiare.
E...mi si è aperto un mondo nuovo! Anche se devo ammettere che sia faticosissimo e anche doloroso, perchè gioco forza, bisogna fare i conti con il proprio passato, per trarne insegnamenti e davvero correggere la rotta. Ieri sera ne parlavo con il coniuge: questa è la fase di crisi, il passaggio più intenso e più importante, il punto da cui ripartire per migliorarsi e per crescere.
Tutto questo programma di mental coaching non è tenuto da uno psicologo, nessuno ha la pretesa di scavare nel mio passato ma diventa una fase necessaria per poter passare ad un livello superiore, di maggiore consapevolezza. E scardina anche tutta una serie di convinzioni e convenzioni che si sono radicate nella mia mente, che nascono o sono state inculcate da educazione, cultura, da incasellamenti e giudizi sulla mia persona che per anni mi sono sentita ripetere dalla mia famiglia, dagli insegnanti, da chi mi sta attorno. I quali sicuramente non l'hanno fatto per malafede ma hanno costruito una serie di convenzioni in cui ingabbiare i comportamenti..per esempio, ancora adesso alla soglia dei 40 anni sento ripetere da mia mamma che io sono fatta in un modo e mio fratello è l'opposto...
E devo anche ammettere che questa fase non sia nemmeno esente da sensi di colpa perchè scardinare convinzioni inculcate fin da piccoli a me fa questo strano effetto: è come se tradissi gli insegnamenti che mi sono stati impartiti...preciso che non sto rinnegando tutto il mio passato e quello che mi è stato insegnato, ma molto più semplicemente si tratta di liberarsi  da quegli schemi mentali che spesso non ci consentono di agire come sarebbe meglio e più "redditizio", ma che ci costringono ad agire come abbiamo sempre fatto.
Ai tempi dell'Università sono stata molto inquieta, alla ricerca costante di un equilibrio, credevo di averlo trovato in questi anni, con la cosiddetta "maturità", invece mi sono resa conto che siamo continuamente alla ricerca di un equilibrio, è come stare su quelle pedane per la fisioterapia dove bisogna fare continuamente e costantemente impercettibili movimenti per mantenersi in uno stato di equilibrio...ecco a me in questo momento sembra di star continuamente cadendo dalla pedana, altro che impercettibili movimenti!
Penso anche che mi piacerebbe riuscire ad evitare ai miei bimbi di essere incasellati ed ingabbiati in convinzioni e convenzioni, in schemi mentali e giudizi aprioristici, però capisco che forse questa è davvero un'utopia, posso però impegnarmi per cercare di lasciarli il più possibile mentalmente liberi.
Mi sono anche chiesta se non vivano meglio quelle persone che domande non se le pongono, che procedono nella loro vita senza fermarsi mai a guardare cosa hanno fatto e cosa devono ancora fare..forse vivono più serenamente, ma mi danno un po' un senso di ottusità e chiusura mentale. O forse hanno trovato il loro equilibrio..
Io intanto procedo, con tutta la fatica e il tormento, nel mio programma di mental coaching, con la speranza, anzi con la consapevolezza di poter crescere, migliorare con l'impegno e anche l'entusiasmo, seppur con i momenti di sconforto. Perchè sono sicura che abbiamo margini di crescita e miglioramento, sempre!

8 commenti:

  1. Molto molto interessante! Io a volte dispero di trovare l'equilibrio perchè sono perennemente inquieta alla ricerca di qualcosa.
    Auguri per il tuo percorso!
    ps.Mi sai dare qualche riferimento a proposito del mental coaching?

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  2. Guarda qui..
    http://www.drcere.com/
    Grazie per gli auguri! ne ho bisogno ;)

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    1. Grazie! E grazie per il following!

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    2. Grazie a te!
      E' così bello il tuo blog, non sempre riesco a leggerti ma quando passo, è sempre un piacere!

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  3. Forse, più che meglio, vivono inconsapevolmente.
    Roberta

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    1. Sì, ma non so se mi piacerebbe vivere inconsapavolmente...

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  4. Non è la prima volta che mi capita leggendo i tuoi post: tu spesso descrivi scene che io ho già vissuto o vivo in famiglia, per esempio tutto quello che hai scritto lo sta "vivendo" il marito manager. Ha comprato libri su libri in merito e più volte l'ho sentito dire che vorrebbe approfondire il discorso sulla psicologia cognitiva. A lui interessa per collegarla al campo dell'information technology. Ehm, io lo considero un po' pazzo e lo prendo spesso in giro ma ora che ne parli pure tu mi hai incuriosito parecchio!!!

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