mercoledì 16 maggio 2012

ripartiamo da qui...


In tempi "non sospetti", Albert Einstein scriveva:

Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.
È nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere "Superato".
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni.
La vera crisi, è la crisi delle'incompetenza.
L'inconveniente delle persone e delle Nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d'uscita.
Senza la crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non c'è merito.
È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lieve brezze.
Parlare di crisi significa incrementarla e tacere nella crisi è esaltare il conformismo, invece, lavoriamo duro.
Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa,  che è la tragedia di non voler lottare per superarla. 

Ho trovato questa frase, la sento molto mia..
Partiamo da qui...

6 commenti:

  1. Mi spaventa l'atteggiamento di attesa degli italiani. Tutti ormai che si aspettano che qualcun altro tiri fuori la bacchetta magica, tutti che si aspettano che qualcuno faccia qualcosa, nessuno pronto a tirarsi su le maniche e inizi, perché aspetta che lo facciano gli altri.
    Roberta

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    1. Sì..in effetti questo attendere piace poco anche a me...

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  2. Apprezzo il tuo spirito e il tuo intento ma trovo molto difficile farla mia, per quanto l'impegno non mi manchi....
    Coraggio a tutti!

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    1. questa frase la sento mia a livello personale, ma anche a livello di società..

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  3. Al di là di quello che penso io sulla situazione italiana, questo di Albert me lo segno e appiccico in bagno, posso?

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