sabato 19 maggio 2012

la mia amica

Ho un'amica: di quelle storiche, che c'è sempre stata, che mi ricordo da sempre. Con cui sono rimasta sempre in contatto, nonostante abbiamo fatto scelte differenti e nonostante la vita ci abbia portato a vivere lontano.
Che però...è da un po' di tempo che non riesco a "sentire" più...vicina come un tempo, in sintonia come un tempo: io so che una volta ci capivamo, anche se magari non eravamo della stessa idea, io so che una volta era una persona allegra ed entusiasta, piena di voglia di fare e di dire..
Adesso ho davanti una persona rancorosa e piena di astio verso il mondo e verso gli altri, una persona totalmente immersa nei luoghi comuni e del sentito dire, che solo raramente mostra qualche  sprazzo della vitalità che aveva..con un po' di cattiveria, imputo al marito questa trasformazione: lui è una persona rancorosa e banale che invece di supportare chi ha accanto, l'ha progressivamente "affondata", tirata verso il basso, verso la pochezza, la banalità. La vedo che si accontenta, ma non è contenta, la vedo critica con rancore, la vedo, purtroppo anche invidiosa di un'invidia cattiva, insana (io divido l'invidia in buona, che è quella che ammira e spinge ad emulare, e cattiva, che è quella tipica delle persone che criticano in maniera sterile, senza argomentazioni). La frase che dice più spesso è "lui dice che..."
Mi rendo conto che sto diradando sempre di più le occasioni per sentirci, e anche per vederci, ma davvero, faccio molta fatica a relazionarmi con lei: vorrei prenderla, scuoterla, ricordarle com'era una volta, urlarle che non me frega un fico secco di cosa dice e pensa lui, ma vorrei sapere cosa dice e pensa lei, la mia amica.
E' vero che si cambia, non si può pretendere di rimanere per sempre le stesse persone: le esperienze, le persone frequentate, la vita portano a modificarsi, ad evolversi. Però a me, e qui io che odio dar giudizi sono ben conscia di giudicare, questa pare un'involuzione.
Io rivoglio la mia amica.

6 commenti:

  1. sono ferite molto dolorose. E non sempre le amiche sono capaci di capire quanto vogliamo bene loro mentre le mettiamo davanti ad uno specchio.
    Roberta

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    1. esattamente Roberta...
      situaione brutta, triste, in cui tra l'altro non so come muovermi...

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  2. Prendi il buono che le è rimasto e che puo' darti e per il resto, per quanto sia doloroso, stalle lontano. A 40 anni suonati ho imparato che le persone non si possono cambiare e che bisogna proteggersi. Almeno questo è quello che penso in teoria...poi mi faccio sempre fregare...

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    1. "prendi il buono che le è rimasto e che può darti"...
      confesso che non ci avevo pensato...
      grazie!

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  3. Sì, è triste. Anche a me è capitato di vedere queste trasformazioni, anche in persone molto molto care. E fanno molto male. Ed è difficile sapere cosa fare e se fare o dire.

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    1. infatti..
      che poi probabilmente anche lei mi troverà cambiata e non si sentirà più in sintonia con me...

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