lunedì 24 ottobre 2011

indignata, arrabbiata

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=9357
questo editoriale di Calabresi è puntuale, preciso, lucido.
definisce odioso, umiliante, irritante quello che sta succedendo, ma dice anche che il rispetto lo si conquista con la credibilità, non è un atto dovuto: questi politici che non lo capiscono (o forse non lo vogliono capire), che minimizzano ("la situazione è  sotto controllo"), che gridano allo scandalo (imbarazzanti alcune interviste e dichiarazioni). E ci umiliano, umiliano noi persone di buon senso, che ci diamo da fare per salvare questa nave che sta affondando. Si facciano da parte, per amore del nostro Paese, si facciano da parte perchè noi possiamo ricominciare. A testa alta e senza provare vergogna.

domenica 23 ottobre 2011

cucina che passione!!

Ammetto di aver tralasciato un po' l'arte culinaria durante i primi anni di vita dei due pargoli: tutta la mia perizia era concentrata su passati di verdure  e carne al vapore.
Il coniuge faceva buon viso a cattivo gioco.

Sarà che ora la cinquenne e il duenne sono più indipendenti e mi lasciano più tempo a disposizione, sarà l'aver aderito ad un GAS per l'acquisto di verdura bio, fatto sta che mi è tornato l'entusiasmo per la cucina, quella fatta bene e senza fretta, quella che sceglie le cose buone, gli ingredienti giusti. Cucinare con passione e per passione: è rilassante per la mente, è uno stimolo per fare bene e meglio, è studio, contemplazione, allegria.
Sono soddisfatta...

venerdì 21 ottobre 2011

"che i genitori svedesi buttino fuori di casa i figli ancora quasi adolescenti e poi se ne dimentichino è una leggenda metropolitana"

Stamattina, facendo colazione nella calma che precede la tempesta della sveglia dei due piccoli vandali, riflettevo su una frase letta qualche giorno fa: cito ad litteram
http://congedoparentale.blogspot.com/2011/10/il-sesto-senso-di-sofia.html
"che i genitori svedesi buttino fuori di casa i figli ancora quasi adolescenti e poi se ne dimentichino è una leggenda metropolitana".
Leggendo il blog di Fefo,  pensando a nostri amici che lavorano e vivono all'estero e confrontando con le nostre esperienze in patria, mi sembra che ci sia una sostanziale differenza riguardo il modo di educare e crescere i figli. Sto parlando di una percezione a livello generale, che investe la sfera privata ma soprattutto a un livello più ampio quella sociale.
Mi pare che negli stati del Nord-Europa (ma anche negli USA), ci sia un'attenzione maggiore nei confronti del bambino, in modo tale da coltivarne le potenzialità e incrementare la fiducia in se stesso, con il risultato che questi bimbi da grandi prendono il volo più facilmente senza timori di cambiare quartiere, città, regione, Paese e senza timore di confrontarsi con gli altri. In Italia, invece, noto in generale meno attenzione nei confronti del bambino, soprattutto a un livello interiore ed emozionale (mentre esteriormente è tutto portato all'ennesima potenza: bimbi con molteplici attività extra-scolastiche, a cui non si nega alcunchè, considerati il centro della famiglia...): i i figli rimangono a casa fino a 30 anni e anche più, ma anche quando se ne vanno, rimangono sostanzialmente figli, legati con un cordone ombelicale stritolante ai genitori. Per esempio, mi è capitato più volte di sentir dire da nostri amici, persone socialmente inserite, dotate di un livello culturale comunque medio-elevato, che mai manderebbero i loro figli all'estero a fare esperienze scolastiche e non..
Indubbiamente il sistema sociale degli Stati sopra citati aiuta, c'è sicuramente una maggior conciliazione maternità-professione, congedi parentali non osteggiati, mansioni che rimangono tali al rientro dai periodi di maternità...però secondo il mio punto di vista, la differenza è proprio nel modo in cui si concepisce l'educazione e lo sviluppo del bambino come individuo.

Da parte mia, spero di poter prendere spunti da queste diverse esperienze in modo che i miei bimbi crescano liberi di fare le proprie esperienze seppur con la consapevolezza che noi genitori saremo per tutta la vita un punto di riferimento e un abbraccio a cui tornare.

mercoledì 19 ottobre 2011

mamma in carriera: convegno-2

Periodo di intenso aggiornamento professionale: anche ieri convegno a 150 km da casa e rientro in tarda serata: bimbi (e marito) sistemati a cena dai nonni-santi subito. Il rientro della mamma è stata accolto con gioia ed entusiasmo dai bimbi (per la verità il duenne ha dovuto prima esprimermi un po' di contrarietà, ma è durata poco): tutti sul lettone a leggere un libro prima della nanna. Poi la cinquenne si è alzata da sola ed è andata nella sua cameretta a dormire nel suo lettino: mi ha stupito questa sua indipendenza, immaginavo che si sarebbero addormentati con noi e che avrei dovuto effettuare il trasbordo dei figli addormentati..invece solo di uno, perchè il duenne si è ben guardato di seguire l'esempio della sorella!!

Ieri sera, rientrando, causa lavori sull'autostrada, ho provato l'ebbrezza di guidare di notte, contromano: ancorchè regolamentato, ammetto di aver provato una certa inquietudine...

mercoledì 12 ottobre 2011

oggi pomeriggio

Lunedì: inizio di settimana devastante con pratica da consegnare con urgenza e conseguente pranzo saltato, lavoro a oltranza ecc.
Martedì: convegno a 150 Km..rientro alle ore 21
Oggi pomeriggio: vado a prendere i bimbi all'asilo e sto con loro tutto il pomeriggio.
Programma: parco-giochi, biblioteca, shopping (la cinquenne necessita di scarpe..).
(I nonni ringraziano per l'inaspettato pomeriggio di relax!!)

venerdì 7 ottobre 2011

consigli costruttivi

I consigli dati in maniera critica e costruttiva non devono abbattere, ma essere un punto di partenza.

Questo è stato il mio pensiero appena sveglia, mentre mettevo ordine nella mia mente, dopo i colloqui con la maestra e con una mia amica psicologa. La cinquenne a volte mostra un certo disagio, niente di serio, ma bisogna aiutarla ad esternare le proprie emozioni, pur rispettandone l'indole riservata e non troppa espansiva. E bisogna aiutarla a ricollocarsi al centro della famiglia, che un duenne assolutamente prorompente e casinaro tende a occupare totalmente.
Stamattina, appena sveglia, mi è balenata l'idea che forse abbiamo sbagliato l'approccio con i nostri bimbi e che questo piccolo impasse della cinquenne sia causato dal nostro comportamento. Però poi ho riflettutto che sia meglio agire, fare propri i consigli che ci sono stati dati e che ci sembrano assolutamente corretti, invece di entrare in queste analisi che rischiano di togliere energia e distolgono da quello che è il nostro obiettivo.
Forse anch'io dovrei iniziare ad esternare meglio e di più le mie emozioni ed i miei sentimenti, alla genetica non si può sfuggire...-:), anche questo blog può essere un punto di partenza in questo.

martedì 4 ottobre 2011

la piscina

Ieri la cinquenne aveva la sua lezione settimanale in piscina: il nostro gruppo è un po' particolare rispetto agli altri corsi, nel senso che per iniziativa di alcune mamme del nostro asilo è stato organizzato un corso. Così è piacevole per i bimbi (che pur appartenendo a classi diverse, si conoscono tutti), ma anche per le mamme che intanto si bevono un caffè nella zona accoglienza della piscina e se la raccontano un po'. 
Ieri pomeriggio però la sottoscritta non ha partecipato a questo momento di relax e chiacchiere, perchè durante la lezione della cinquenne è stata in acqua con il duenne. Con la cinquenne non è stato possibile portarla in piscina quando era piccolina, perchè ha sofferto di dermatite atopica (che fa tanto chic, però è una menata!)..così ora me la godo con il duenne. All'inizio era un po' preoccupato, poi però abbiamo giocato a recuperare la palla che la mamma (sadica!) lanciava sempre più lontano; il piccolo ha bevuto una buona dose di acqua clorata, che bene non fa, ma tuttosommato si può sopravvivere, ha imparato a fare i tuffi "assistiti" e a standersi sulla schiena per vedere il tubo blu appeso al soffitto. 
Piccoli pesciolini crescono!

lunedì 3 ottobre 2011

stupidità umana

Ora, io sono presuntuosa e un po' snob..lo ammetto con serenità, anzi forse ne vado un po' fiera...
ma proprio non reggo di dovermi confrontare con l'ovvietà  e la banalità...
non dico che dobbiamo tutti perseguire l'idea dell'originalità, ma magari uscire un po' dai soliti schemi...chiedo troppo?

(tutto questo perchè uscendo dall'asilo, dopo aver lasciato i miei pargoli, una mamma, incontrandomi ha esclamato "ah siamo proprio in ritardo se sei arrivata prima di me"...?!?)

sabato 1 ottobre 2011

sabato pomeriggio

Oggi pomeriggio, mentre il duenne ronfava alla grande (e il papà pure!), io e la cinquenne siamo uscite e ci siamo prese del tempo solo per noi...siamo state a mangiare un gelato, poi siamo passate dal parrucchiere e ora la cinquenne sfoggia un look molto trendy!, e infine abbiamo fatto un salto in un grande magazzino a comprare un paio di cose che mancavano a casa..
è stato bello e divertente, era da tanto tempo che non stavamo sole io e lei...