lunedì 24 ottobre 2011
domenica 23 ottobre 2011
cucina che passione!!
Ammetto di aver tralasciato un po' l'arte culinaria durante i primi anni di vita dei due pargoli: tutta la mia perizia era concentrata su passati di verdure e carne al vapore.
Il coniuge faceva buon viso a cattivo gioco.
Sarà che ora la cinquenne e il duenne sono più indipendenti e mi lasciano più tempo a disposizione, sarà l'aver aderito ad un GAS per l'acquisto di verdura bio, fatto sta che mi è tornato l'entusiasmo per la cucina, quella fatta bene e senza fretta, quella che sceglie le cose buone, gli ingredienti giusti. Cucinare con passione e per passione: è rilassante per la mente, è uno stimolo per fare bene e meglio, è studio, contemplazione, allegria.
Sono soddisfatta...
Il coniuge faceva buon viso a cattivo gioco.
Sarà che ora la cinquenne e il duenne sono più indipendenti e mi lasciano più tempo a disposizione, sarà l'aver aderito ad un GAS per l'acquisto di verdura bio, fatto sta che mi è tornato l'entusiasmo per la cucina, quella fatta bene e senza fretta, quella che sceglie le cose buone, gli ingredienti giusti. Cucinare con passione e per passione: è rilassante per la mente, è uno stimolo per fare bene e meglio, è studio, contemplazione, allegria.
Sono soddisfatta...
venerdì 21 ottobre 2011
"che i genitori svedesi buttino fuori di casa i figli ancora quasi adolescenti e poi se ne dimentichino è una leggenda metropolitana"
Stamattina, facendo colazione nella calma che precede la tempesta della sveglia dei due piccoli vandali, riflettevo su una frase letta qualche giorno fa: cito ad litteram
http://congedoparentale.blogspot.com/2011/10/il-sesto-senso-di-sofia.html"che i genitori svedesi buttino fuori di casa i figli ancora quasi adolescenti e poi se ne dimentichino è una leggenda metropolitana".
Leggendo il blog di Fefo, pensando a nostri amici che lavorano e vivono all'estero e confrontando con le nostre esperienze in patria, mi sembra che ci sia una sostanziale differenza riguardo il modo di educare e crescere i figli. Sto parlando di una percezione a livello generale, che investe la sfera privata ma soprattutto a un livello più ampio quella sociale.
Mi pare che negli stati del Nord-Europa (ma anche negli USA), ci sia un'attenzione maggiore nei confronti del bambino, in modo tale da coltivarne le potenzialità e incrementare la fiducia in se stesso, con il risultato che questi bimbi da grandi prendono il volo più facilmente senza timori di cambiare quartiere, città, regione, Paese e senza timore di confrontarsi con gli altri. In Italia, invece, noto in generale meno attenzione nei confronti del bambino, soprattutto a un livello interiore ed emozionale (mentre esteriormente è tutto portato all'ennesima potenza: bimbi con molteplici attività extra-scolastiche, a cui non si nega alcunchè, considerati il centro della famiglia...): i i figli rimangono a casa fino a 30 anni e anche più, ma anche quando se ne vanno, rimangono sostanzialmente figli, legati con un cordone ombelicale stritolante ai genitori. Per esempio, mi è capitato più volte di sentir dire da nostri amici, persone socialmente inserite, dotate di un livello culturale comunque medio-elevato, che mai manderebbero i loro figli all'estero a fare esperienze scolastiche e non..
Indubbiamente il sistema sociale degli Stati sopra citati aiuta, c'è sicuramente una maggior conciliazione maternità-professione, congedi parentali non osteggiati, mansioni che rimangono tali al rientro dai periodi di maternità...però secondo il mio punto di vista, la differenza è proprio nel modo in cui si concepisce l'educazione e lo sviluppo del bambino come individuo.
Da parte mia, spero di poter prendere spunti da queste diverse esperienze in modo che i miei bimbi crescano liberi di fare le proprie esperienze seppur con la consapevolezza che noi genitori saremo per tutta la vita un punto di riferimento e un abbraccio a cui tornare.
mercoledì 19 ottobre 2011
mamma in carriera: convegno-2
Periodo di intenso aggiornamento professionale: anche ieri convegno a 150 km da casa e rientro in tarda serata: bimbi (e marito) sistemati a cena dai nonni-santi subito. Il rientro della mamma è stata accolto con gioia ed entusiasmo dai bimbi (per la verità il duenne ha dovuto prima esprimermi un po' di contrarietà, ma è durata poco): tutti sul lettone a leggere un libro prima della nanna. Poi la cinquenne si è alzata da sola ed è andata nella sua cameretta a dormire nel suo lettino: mi ha stupito questa sua indipendenza, immaginavo che si sarebbero addormentati con noi e che avrei dovuto effettuare il trasbordo dei figli addormentati..invece solo di uno, perchè il duenne si è ben guardato di seguire l'esempio della sorella!!
Ieri sera, rientrando, causa lavori sull'autostrada, ho provato l'ebbrezza di guidare di notte, contromano: ancorchè regolamentato, ammetto di aver provato una certa inquietudine...
mercoledì 12 ottobre 2011
oggi pomeriggio
Lunedì: inizio di settimana devastante con pratica da consegnare con urgenza e conseguente pranzo saltato, lavoro a oltranza ecc.
Martedì: convegno a 150 Km..rientro alle ore 21
Oggi pomeriggio: vado a prendere i bimbi all'asilo e sto con loro tutto il pomeriggio.
Programma: parco-giochi, biblioteca, shopping (la cinquenne necessita di scarpe..).
(I nonni ringraziano per l'inaspettato pomeriggio di relax!!)
Martedì: convegno a 150 Km..rientro alle ore 21
Oggi pomeriggio: vado a prendere i bimbi all'asilo e sto con loro tutto il pomeriggio.
Programma: parco-giochi, biblioteca, shopping (la cinquenne necessita di scarpe..).
(I nonni ringraziano per l'inaspettato pomeriggio di relax!!)
venerdì 7 ottobre 2011
consigli costruttivi
I consigli dati in maniera critica e costruttiva non devono abbattere, ma essere un punto di partenza.
Questo è stato il mio pensiero appena sveglia, mentre mettevo ordine nella mia mente, dopo i colloqui con la maestra e con una mia amica psicologa. La cinquenne a volte mostra un certo disagio, niente di serio, ma bisogna aiutarla ad esternare le proprie emozioni, pur rispettandone l'indole riservata e non troppa espansiva. E bisogna aiutarla a ricollocarsi al centro della famiglia, che un duenne assolutamente prorompente e casinaro tende a occupare totalmente.
Stamattina, appena sveglia, mi è balenata l'idea che forse abbiamo sbagliato l'approccio con i nostri bimbi e che questo piccolo impasse della cinquenne sia causato dal nostro comportamento. Però poi ho riflettutto che sia meglio agire, fare propri i consigli che ci sono stati dati e che ci sembrano assolutamente corretti, invece di entrare in queste analisi che rischiano di togliere energia e distolgono da quello che è il nostro obiettivo.
Forse anch'io dovrei iniziare ad esternare meglio e di più le mie emozioni ed i miei sentimenti, alla genetica non si può sfuggire...-:), anche questo blog può essere un punto di partenza in questo.
martedì 4 ottobre 2011
la piscina
Ieri la cinquenne aveva la sua lezione settimanale in piscina: il nostro gruppo è un po' particolare rispetto agli altri corsi, nel senso che per iniziativa di alcune mamme del nostro asilo è stato organizzato un corso. Così è piacevole per i bimbi (che pur appartenendo a classi diverse, si conoscono tutti), ma anche per le mamme che intanto si bevono un caffè nella zona accoglienza della piscina e se la raccontano un po'.
Ieri pomeriggio però la sottoscritta non ha partecipato a questo momento di relax e chiacchiere, perchè durante la lezione della cinquenne è stata in acqua con il duenne. Con la cinquenne non è stato possibile portarla in piscina quando era piccolina, perchè ha sofferto di dermatite atopica (che fa tanto chic, però è una menata!)..così ora me la godo con il duenne. All'inizio era un po' preoccupato, poi però abbiamo giocato a recuperare la palla che la mamma (sadica!) lanciava sempre più lontano; il piccolo ha bevuto una buona dose di acqua clorata, che bene non fa, ma tuttosommato si può sopravvivere, ha imparato a fare i tuffi "assistiti" e a standersi sulla schiena per vedere il tubo blu appeso al soffitto.
Piccoli pesciolini crescono!
lunedì 3 ottobre 2011
stupidità umana
Ora, io sono presuntuosa e un po' snob..lo ammetto con serenità, anzi forse ne vado un po' fiera...
ma proprio non reggo di dovermi confrontare con l'ovvietà e la banalità...
non dico che dobbiamo tutti perseguire l'idea dell'originalità, ma magari uscire un po' dai soliti schemi...chiedo troppo?
(tutto questo perchè uscendo dall'asilo, dopo aver lasciato i miei pargoli, una mamma, incontrandomi ha esclamato "ah siamo proprio in ritardo se sei arrivata prima di me"...?!?)
ma proprio non reggo di dovermi confrontare con l'ovvietà e la banalità...
non dico che dobbiamo tutti perseguire l'idea dell'originalità, ma magari uscire un po' dai soliti schemi...chiedo troppo?
(tutto questo perchè uscendo dall'asilo, dopo aver lasciato i miei pargoli, una mamma, incontrandomi ha esclamato "ah siamo proprio in ritardo se sei arrivata prima di me"...?!?)
sabato 1 ottobre 2011
sabato pomeriggio
Oggi pomeriggio, mentre il duenne ronfava alla grande (e il papà pure!), io e la cinquenne siamo uscite e ci siamo prese del tempo solo per noi...siamo state a mangiare un gelato, poi siamo passate dal parrucchiere e ora la cinquenne sfoggia un look molto trendy!, e infine abbiamo fatto un salto in un grande magazzino a comprare un paio di cose che mancavano a casa..
è stato bello e divertente, era da tanto tempo che non stavamo sole io e lei...
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