lunedì 30 gennaio 2012

la sceneggiata del disappunto

Alzi la mano chi non ha mai, dico mai, dato fuori di matto davanti a figli e marito...ci sarà qualche santa donna devota e perfetta che non si scompone mai...
stasera IO, che non sono nè santa, nè devota, nè perfetta,  ho dato fuori di matto...uno show da sceneggiata napoletana che a confronto Merola era un dilettante, me la sono presa con tutti e tre, e ancora non mi è passata. E' che a volte, ma solo a volte, ho come l'impressione che nell'aria ci sia questo sottinteso dare per scontato che ci sono io: i giochi non sono in ordine, tanto c'è la mamma..la tavola è ancora apparecchiata, tanto c'è la moglie..i bimbi non sono ancora pigiamati, tanto c'è la moglie...e via così..
perciò stasera ho espresso il mio disappunto, magari in modo non proprio civile, ma sicuramente d'effetto..poi mi sono chiusa in bagno, perchè avevo bisogno di stare da sola, avevo bisogno di un momento di "decompressione", solo per me, non avevo la necessità di riflettere, ragionare, ma solo di avere silenzio, solitudine, vuoto mentale e vuoto fisico. Non mi sarebbe dispiaciuto avere il nulla intorno, un vero vuoto cosmico..ma questo è pretendere troppo!

martedì 17 gennaio 2012

la spirale della primaria

Siamo entrati nella spirale della scelta della scuola primaria per la cinquenne (ormai quasi cinquenne e mezzo).
Già il fatto che dovrei andare in giro a dire "mia figlia inizia la PRIMA PRIMARIA" ha dell'assurdo: ma come al solito non riusciamo a cedere alla tentazione di copiare male i Paesi anglosassoni, solo così mi spiego questa simpatica allitterazione, che è sicuramente meno brutta se la si pensa in versione originale.
Aggiungiamo anche che la mamma è da settembre che sta metabolizzando che questo è l'ultimo anno di materna per la cinquenne: metabolizzazione peraltro molto lenta e con risultati molto scarsi. 
In queste condizioni, perciò ieri pomeriggio sul tardi, dopo la piscina io, la cinquenne e due sue amichette con rispettive mamme abbiamo varcato la soglia di una delle scuole papabili per un primo incontro orientativo.
Ai miei tempi la scuola si chiamava elementare, c'erano le lavagne di ardesia e i gessetti che se troppo lunghi facevano quel rumore fastidiosissimo, e si sceglieva la scuola forse più per comodità logistica che per altro (o forse non la si sceglieva affatto: era una scelta scontata): ora la scuola (PRIMARIA) ti presenta il POF, ti illustra con piglio da pubblicitario le attività, didattiche e non, il pre il post-scuola, il servizio mensa, il servizio bus, le aule con la lavagna interattiva touch-screen, l'aula computer ecc ecc ecc. Orientarsi nella giungla delle offerte diventa quasi difficoltoso, perchè di offerte si tratta, dato che se non si  raggiunge un numero minimo di bambini di fatto una classe non può partire. 
Nella nostra realtà di piccola provincia agli estremi dell'impero, le scuole stanno così impegnandosi a proporre soluzioni diversificate e valide, che a parer mio sono solo a vantaggio del bambino: ad esempio, la scuola che abbiamo visitato ieri propone lezioni di sci e di nuoto, un'altra lezioni di orientamento musicale..
Quello che per me è importante è che sia un ambiente comunque piacevole e sereno, dove imparare ad amare lo studio, dove venga sollecitata la curiosità dei bambini: forse è utopia e forse mi faccio troppi problemi, forse ha ragione la mia amica che dice "io scelgo in base alla comodità: ho la scuola davanti, perchè devo farmi menate inutili". Non sono convinta di questo approccio, io credo che stiamo gettando le basi (anzi, le abbiamo già gettate, ma questo è un ulteriore, importante step) per far sì che i nostri bimbi diventino persone interessate, curiose, critiche, indipendentemente da quello che nella vita sceglieranno di fare o si troveranno a fare. E io vorrei che queste basi che stiamo gettando siano solide, forti, importanti: per questo mi sembra così importante scegliere la scuola giusta o quella che più si avvicina all'idea di scuola che abbiamo io e il coniuge.

A tutto questo turbine di pensieri, di ansie, di emozioni delle mamme, ieri pomeriggio si contrapponeva una certa superiorità delle nostre piccole donne di fronte alla visita della scuola: in realtà erano decisamente stravolte dopo la piscina!!!

martedì 3 gennaio 2012

in memoria di un amico-cosa fa comunità

E' mancato un nostro caro amico: un anziano signore di 83 anni, purtroppo malato da tempo, ma che è stato negli anni un esempio e una guida per i molti che hanno avuto la fortuna di incontrarlo. Molto attivo a livello sociale, faceva parte di numerose associazioni, per le quali si è sempre prodigato, amante e profondo conoscitore della montagna...una bellissima persona. Con lui e sua moglie era nata una bella amicizia, noi giovani e appena sposati, loro già pensionati nonni di nipoti già grandi...era una gioia andarli a trovare e passare insieme un po' di tempo.
La nostra è una piccola realtà, un piccolo e tranquillo paese, certo preso d'assalto durante la stagione turistica, ma dove è forte la vita a livello sociale, dove ci sono "più associazioni che abitanti", dove le stesse persone fanno parte di più associazioni e si impegnano per progredire e crescere insieme. Comunità la fanno queste persone, così attive, così presenti sul territorio, pronte a dare una mano quando serve, a esserci, a impegnarsi. Comunità è far parte di questo gruppo di persone, è il sentirsi parte di un'unica grande famiglia, dove si lavora tutti insieme per il nostro paese. E questo impegnarsi, essere parte di qualcosa, fa stare bene, aiuta a migliorarsi come persone, obbliga al confronto, insegna anche (e ancora) a crescere. Io credo che sia importante.

lunedì 2 gennaio 2012

l'inizio dell'anno ed il rito del cambio agenda...

L'anno per noi è finito in totale relax: pigiamone, copertina, bicchiere di vino, finestrone sul lago con vista dei fuochi..già non avevamo molta voglia di uscire, alla fine un po' stremati da un accenno di influenza (mia e del coniuge), abbiamo deciso di starcene a casa noi 4: cenettina a lume di candela che ai bimbi è piaciuta un sacco e poi ad aspettare mezzanotte.
Oggi invece ci siamo fatti deliziare dalla cucina della nonna (materna) e siamo poi stati a bere il the dalla nonna (paterna): alla par condicio ci teniamo! Stasera i bimbi erano piuttosto stanchi e nervosetti, li abbiamo spediti presto a letto, il coniuge si è spalmato sul divano e allora posso dedicarmi a quello che per me è un rito di passaggio: il cambio agenda. Sfogliare la vecchia agenda, salvare ciò che è importante e cestinare (o lasciare nell'agenda vecchia) ciò che non serve più. Inaugurare la nuova agenda, inserire i documenti che già servono o sono importanti...per me è davvero un momento particolare, a cui tengo molto. Credo di aver iniziato a farlo subito dopo il liceo, da quando l'agenda dell'anno solare ha sostituito il diario che iniziava a settembre e finiva..l'anno dopo, perchè io avevo sempre la mitica 18 mesi, 9 dei quali non utilizzati per scopi "scolastici" finivano per essere riempiti di foto, testi di canzoni, scritti miei e dei miei compagni: pezzi di vita insomma!! Che tra l'altro mi sono capitate in mano per caso poco tempo fa, mettendo in ordine nel sottotetto: quanti ricordi! positivi e negativi! sfogliare quelle pagine e ricordarne le sensazioni, gli stati d'animo...
ora ammetto che le mie agende sono decisamente più professionali, ma più vuote e meno emozionanti!

Nota negativa: l'anno inizia con una vecchia otturazione saltata!! Bene..almeno ho una scusa per andare a trovare la mia amica dentista...che è tantissimo che non vedo..forse però era meglio invitarla a cena...